giovedì 2 ottobre 2014

Cinghiale tra i palazzi a Spotorno abbattuto da agente della provinciale, ma c’è chi protesta: “Assassini! Aveva i cuccioli, che male faceva?”

cinghiale con cuccioli
FOTO D'ARCHIVIO

Spotorno. La presenza di cinghiali in città, da qualche anno, non è più un fenomeno rarissimo: capita spesso infatti che questi animali, nelle ore serali, scendano dal bosco e si avvicinino ai centri abitati. E’ quello che è successo ieri sera a Spotorno dove un esemplare femminina di cinghiale si è avvicinata alle case ed ha finito per essere abbattuta da un agente della polizia provinciale.
Un episodio che non ha mancato di suscitare polemica: alcuni cittadini infatti, assistendo alla scena, hanno accusato chi ha sparato di un gesto di crudeltà inutile contro un animale indifeso e che non faceva male a nessuno. Per contro l’abbattimento è stato spiegato come necessario per motivi di sicurezza visto che l’ungulato, tenuto sotto controllo da una squadra di abbattimento (presente in zona dopo una serie di segnalazioni che lamentavano la presenza di diversi cinghiali), avrebbe iniziato a spostarsi sempre più verso il centro abitato di Spotorno. Solo a quel punto sarebbe stato allertato un agente della polizia provinciale che poco dopo ha abbattuto l’animale.
Un epilogo che ha suscitato la reazione di diversi residenti della zona che, dalle finestre, hanno assistito alla scena. Qualcuno ha anche gridato più volte “assassini” all’indirizzo di chi ha sparato. “Era solo un povero animale” gli ha fatto eco qualcun altro. Ma è dal social network che della vicenda arriva una versione ancora più dettagliata dell’accaduto con un duro attacco verso chi ha sparato: “hanno ucciso sotto le nostre finestre nel fiume di Spotorno alle ore 22 circa una mamma di cinghiale che brucava tranquilla con i suoi cuccioli al seguito!” spiega una residente della zona che prosegue: “Lo hanno fatto sparando un colpo dal ponte fra Via Francia e Piazza Napoleone! In pieno centro abitato!”.
“Tutti i proprietari di cani portano i loro animali, spesso con i nostri bimbi a fare una sgambata lì. E se ci fosse stato una famiglia umana oltre che animale? E con che cuore queste persone comprese i rappresentanti della polizia locale andranno a dormire dopo aver visto questo povero animale continuare ad agonizzare davanti agli occhi dei suoi cuccioli che fino a poco prima correvano e giocavano insieme alla loro mamma, senza dare assolutamente disturbo a nessuno? Ma possibile che si possa operare così con libero arbitrio?” si chiede la signora di Spotorno.
E lo sfogo continua: “Siamo nel far West che si spara così mettendo sia gli animali che le persone in pericolo proprio fuori delle mura di casa? Ma che fastidio gli dava? Ma che schifo…. Però non hanno avuto il coraggio di fermarsi e affrontare la piccola folla composta soprattutto da donne e neanche da marines!!!! È più facile sparare ad un essere indifeso alle spalle che affrontare l’opinione della gente comune! Vigliacchi! Stanotte molti di noi non dormiranno avendo negli occhi l’immagine dei cinghialotti terrorizzati che cercano di trovare rifugio e che ora vagano spersi e impauriti senza la loro mamma. Ma se c’è un po di giustizia spero tanto che ci siano almeno quattro esseri viventi assassini che si contorcono dai dolori per una colica renale”.
Il post prosegue descrivendo la scena come “terrificante” e spiegando che una donna “piangeva” mentre l’animale veniva portato via. Ben diversa la visione delle autorità competenti: “Erano sette o otto cinghiali. Gli animali erano entrati nel centro abitato e l’agente ha sparato contro quello più grande. Dopo l’abbattimento si è accertato che fosse una femmina, ma non aveva più latte e quindi, se i cuccioli, tutti di peso superiore ai 15 chili, fossero stati i suoi, erano già svezzati” precisa l’assessore provinciale Roberto Sasso.
“Questa zona è già stata soggetta a continue invasioni e c’è un’ordinanza del sindaco che vieta di dare da mangiare agli animali selvatici. Sono numerosi i problemi che hanno creato in passato ed è un errore dare da manguare ai cinghiali: questi animali devono stare nel bosco e non nel centro abitato. Chiediamo scusa per il disagio, ma voglio sottolineare che la gente ha insultato la polizia provinciale che faceva il suo lavoro. C’era un pericolo ed è stato fatto il necessario per contenerlo adesso speriamo che aprendo la caccia la presenza di animali in città diminuisca” conclude Sasso.
La presenza della squadra che teneva d’occhio i movimenti di alcuni esemplari di cinghiali alla periferia di Spotorno aveva infatti preso le mosse dalle segnalazioni di alcuni agricoltori e proprietari di terreni della zona che, nei giorni scorsi, avevano trovato ingenti danni provocati dagli ungulati. Di qui la decisione di monitorare l’area esclusivamente per motivi di sicurezza visto che la caccia al cinghiale aprirà domani.


http://www.ivg.it/2014/09/cinghiale-tra-palazzi-spotorno-abbattuto-da-un-agente-della-provinciale-ma-ce-chi-protesta-assassini-aveva-cuccioli-che-male-faceva/

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