martedì 2 settembre 2014

«Pestato dai vigili per il biglietto del bus»

La denuncia ai carabinieri di un nigeriano addetto alla sicurezza in Fiera: ammanettato e picchiato in strada da un agente

di Simone Varroto
Fermato sull’autobus dai controllori, ammanettato in strada, sbattuto sul muro e picchiato sul viso da un vigile urbano in corso Vittorio Emanuele. A denunciare l’episodio su cui gli investigatori dovranno fare luce e che sarebbe avvenuto mercoledì alle 16.30, è un nigeriano di 49 anni, padre di cinque figli, che vive a Padova da vent’anni e lavora come addetto alla sicurezza alla Fiera di Padova. Presley Oviawe (in foto) si è rivolto al comando dei carabinieri di via Rismondo per denunciare l’accaduto. E ieri ha contattato il sindacato Adl Cobas. L’uomo, 1 metro e 85 e corporatura massiccia, si è mostrato ai giornalisti con il volto segnato dai colpi come un pugile. Labbra gonfie, occhi tumefatti, ecchimosi ed edemi alle palpebre, bulbi oculari insanguinati. Il referto del nosocomio dell’Ospedale di Padova, dov’è stato condotto mercoledì alle 18.45 dalla stessa polizia municipale, parla di emorragia sottocongiuntivale, difficoltà a visive, ematoma allo zigomo e all’orbita sinistri, contusioni multiple con trauma contusivo facciale. I medici l’hanno dimesso all’1.15 di notte con 15 giorni di prognosi. Da lì è stato condotto in Questura, per notificargli due verbali per reati di resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di esibire i documenti e danneggiamenti. Accuse che Presley Oviawe respinge e non ha controfirmato. «Non riuscivo nemmeno a leggere perché faticavo perfino a tenere gli occhi aperti», ha raccontato il nigeriano, «Così mi hanno assegnato un avvocato d’ufficio e alle 3 mi hanno portato a casa». Secondo Oviawe, tutto sarebbe nato da un biglietto non regolare. «Sono salito sul 22 all'Armistizio», ha spiegato, «L’autista mi ha fermato sostenendo che avevo obliterato il biglietto due volte e ha chiamato i controllori, che hanno deciso di andare in Questura perché non volevo esibire i documenti. In corso Vittorio Emanuele l’autobus ha incrociato una macchina della municipale e si è fermato. Dalla vettura sono scesi due agenti, un uomo e una donna. Portato giù dal bus, ho accettato di pagare ma quando ho cercato di prendere i documenti dal borsello il vigile mi si è scagliato contro insieme ai tre controllori, immobilizzandomi e ammanettandomi senza motivo. Poi mi ha sbattuto sul muro ed ha iniziato a colpirmi a pugni in faccia, mentre mi insultava dicendomi che qui non c’è posto per gente come me e che potevo tornare nel mio Paese. Mi hanno tenuto bloccato per terra in tre per diversi minuti, mentre urlavo “aiuto” perché mi stavano facendo male e faticavo a respirare».
Quest'ultima circostanza è confermata da una testimone, giunta sul posto mentre il nigeriano era bloccato a terra. Per Adl Cobas si tratta di un episodio gravissimo. «È inammissibile, un pubblico ufficiale non può pestare una persona che merita al massimo una multa», dichiara Dino Ferrara, «Tanto meno prendere a pugni una persona ammanettata. Chiediamo a chi ha assistito alla scena di contattare il nostro sindacato per testimoniare».
Ancora più duri i toni di Razzismo Stop. «È un episodio di pregiudizio razzista», attacca Nicola Grigion, «Fanno ridere le accuse dei vigili, che parlano di resistenza a pubblico ufficiale e tentativo di fuga. Quest'uomo non è un clandestino ma una persona inserita, non aveva interesse a scappare per una multa. E se fosse davvero iniziata una colluttazione, vista la stazza, le cose sarebbero andate in modo ben diverso».

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2014/04/12/news/pestato-dai-vigili-per-il-biglietto-del-bus-1.9034310

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