-Redazione- Al momento c’è solo una certezza fra i corridoi del dodicesimo piano del palazzo di giustizia genovese: il caso è spinoso.
E l’esito tutt’altro che scontato.
Il motivo principale è stato messo nero su bianco ieri nella richiesta di scarcerazione presentata dai legali:Domenico Antonio Mancuso Hoyos, 49 anni, accusato dalla Colombia di essere un narcotrafficante e un paramilitare con 132 omicidi alle spalle, ha cittadinanza italiana.
Dunque, si legge nell’istanza, «non può essere estradato».
Il rebus è al vaglio dei magistrati della Procura generale e della Corte d’appello del capoluogo ligure e non è una matassa facile da sciogliere. Perché da Bogotà gli atti processuali sulle responsabilità del trafficante, arrestato a Imperia grazie a un blitz della Guardia di Finanza, non sono ancora arrivati.
E l’Italia non ha con la Colombia un trattato bilaterale che disciplini la cooperazione su temi di giustizia. L’argomento su cui hanno intenzione di fare leva gli avvocati genovesi Andrea Costa ed Ennio Pischedda riguarda il passaporto del loro assistito: l’uomo ha la cittadinanza perché il padre è italiano.
Ne consegue, si legge nell’istanza, che Mancuso Hoyos «non può essere consegnato a un Paese estero».
http://www.articolotre.com/2014/08/mancuso-hojos-il-narcos-pluriomicida-potrebbe-tornare-libero/
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