Dal 1942, per motivi "razziali", secondo documenti inediti
BERNA - Documenti inediti attestano che nel 1942 la Svizzera aveva informazioni sullo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti, ma che nell'agosto 1942 chiuse le frontiere ai profughi "per motivi razziali", sapendo che "sui profughi respinti gravava la minaccia di deportazione" e quindi "di morte". La televisione svizzera Srf ha presentato centinaia di lettere, telegrammi, rapporti e fotografie redatti da diplomatici elvetici nella II Guerra Mondiale indirizzati al governo di Berna.
(ANSA)
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