L' amministrazione comunale di centrosinistra di Civitavecchia dice si alla rimozione del " Bosco Enel" di Civitavecchia realizzato nel 2014 dall' ENEL con la consulenza dell' Universita' di Firenze per " compensare" le emissioni delle centrali termoelettriche locali e diventato un importante polmone verde in un territorio totalmente urbanizzato. Verra' sostituito, da quanto si sa, dall' ennesimo piazzale clima- alterante per il deposito di auto.
Un impianto di 37 ettari con migliaia di piante costato 20 milioni di euro, tra piantumazioni e cure post colturali. Lo stesso PD che tanto spinse per la sua realizzazione, in particolare con l' allora sindaco Tidei ( vedi articolo del 2013), ha detto di si allo spianamento dei 37 ettari di bosco.
Si e' proposto inoltre di " delocalizzarlo" ovvero di rimpiazzare gli oltre 11.000 alberi abbattuti con piantumazioni in citta', eppure tutti dovrebbero sapere che non c' e' acqua ne' risorse per innaffiare tante piante!
Un' assurdita' anche perche' il bosco ha assunto ormai importanza oltre che dal punto di vista ambientale, climatico, paesaggistico anche da quello faunistico, soprattutto durante le migrazioni.
Chiediamo ai comitati per la natura e gli alberi, alle associazioni ambientaliste, ai Verdi che sostengono le giunte di centrosinistra e ai cittadini non solo di Civitavecchia ma di tutto il Lazio, di dire NO a questa scelta sbagliata perche' perdere 37 ettari di bosco e' un danno ambientale, climatico e in termini di credibilita' sulle scelte di sostenibilita' per tutti.
A chi minimamente crede nel rispetto di natura e alberi chiedo di dare una mano ad iniziare dalla condivisione di questo post e magari dal cercare di coinvolgere associazioni, partiti, personalita'.
Grazie al nome di migliaia di alberi che stanno per essere sacrificati alla ennesima incongruenza consumistica.
Trovate altre evidenze su questo link a cura del Comitato Salviamo il Bosco di Civitavecchia.
https://www.youtube.com/watch?v=xVeg0ygJjfA
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