Il "mist" è quella sorta di liquido (generalmente verde, ma non è detto, varia di colore e di "potere magico") che alcuni lottatori giapponesi sputano in aria o in faccia al proprio avversario durante una fase concitata del match.
Si tratta di un espediente usato per motivi "malvagi", spesso per accecare il proprio avversario (Asuka ci riuscì contro Bianca Belair, strappandole il titolo) o comunque per distrarlo.
Ma esiste una occasione nella storia del wrestling in cui il "mist" è stato usato come arma di salvezza, e non all'interno di una storyline ma proprio nella realtà!
Nel 1989 la WWF stava conquistando il mercato americano (e pure una bella fetta di quello mondiale) con il suo concetto di pro wrestling, in cui i famosi eventi principali (WrestleMania, SummerSlam, Survivor Series e Royal Rumble) ne costituivano la ciliegina sulla torta.
La WCW (World Championship Wrestling) di Ted Turner, pronta a tutto per cercare di controbattere il potere di Vince McMahon, cercò di adeguarsi e grazie ai consigli di Eric Bischoff fu deciso di creare un mega evento a tema "orrorifico", da svolgersi nel periodo autunnale e che prese il nome di Halloween Havoc. Lo stage, i vestiti degli annunciatori e praticamente tutta l'arena vennero ornati di festoni, pupazzi e decorazioni a tema macabro, mentre la card dell'evento, per richiamare al massimo il pubblico, fu infarcita di numerosi nomi importanti e match di alto livello.
Il 28 Ottobre 1989, al Philadelphia Civic Center, fu quindi dato il via ad una tradizione che durerà moltissimi anni e che, in tempi recenti, è stata pure ripresa sotto l'ala della WWE per il suo brand NXT.
Numerosi volti noti di Atlanta fecero urlare di gioia gli spettatori: i Road Warriors, Lex Luger, Brian Pillman, gli Steiner Brothers e tanti altri scaldarono il pubblico in attesa del main event, una novità eccezionale da tenere con il fiato sospeso: i nemici/amici Ric Flair e Sting contro il team di Terry Funk e The Great Muta, dentro una gabbia d'acciaio con il tetto elettrificato (!) per impedire qualsiasi fuoriuscita o ingresso dall'esterno nella gabbia, denominata "Thunderdome"... una roba da leccarsi i baffi!
Come se non bastasse, la WCW scelse un arbitro speciale per la contesa: la leggenda vivente del wrestling, il "nostro" Bruno Sammartino, l'unico uomo al mondo capace di tenere testa in un simile incontro!
La folla era carica al massimo, gli atleti iniziarono ad avvicinarsi alla demoniaca struttura che, nel frattempo, iniziò lentamente a discendere dal tetto del palazzetto. E qui nacque il disastro.
Qualcuno degli attrezzisti, pensando di fare qualcosa di scenico, accese il tetto elettrificato della gabbia che, a causa dell'enorme calore emanato, fece prendere fuoco ad una delle decorazioni in cartone che si trovavano in cima alla stessa ed in pochi minuti le fiamme iniziarono a levarsi dal tetto della struttura, mettendo a serio rischio il match e l'andamento di quello che, nelle intenzioni di Turner e Bischoff, doveva essere la punta di diamante dei nuovi pay per view WCW.
Un disastro assicurato. Ma non avevano contato sulla straordinaria abilità e prontezza di riflessi di The Great Muta.
Mentre il wrestler giapponese si avvicinava alla gabbia, notò subito che qualcosa non andava sul suo tetto e, con un balzo felino, scalò rapidamente le mura di acciaio e spruzzò dalla sua bocca il suo "velenoso" mist verde, estinguendo in pochi minuti le fiamme che si stavano diffondendo!
Il pubblico eruppe in un boato di approvazione ed il wrestler Tommy Young ed il manager Gary Hart rimasero stupiti della incredibile prontezza di riflessi del giovane Keiji Mutoh.
Adesso però si presentava un ulteriore, piccolo problema: la gabbia non poteva più essere realmente "elettrificata" (almeno in termini di effetti speciali), trasformando il match in un normalissimo (se così si può dire!) "cage" match.
Ma i quattro super esperti del ring non si lasciarono intimidire dalla situazione ed imbastirono un super incontro, continuando nell'illusione per il pubblico che la gabbia fosse realmente attraversata da pericolosa corrente elettrica... quando invece era totalmente innocua!
Alla fine, il pubblico tornò a casa felice e contento, e Turner e Bischoff iniziarono finalmente quel ciclo che li avrebbe portati ad un grande successo qualche anno dopo con l'entrata nei giochi della nWo.
Ma tutto questo non avrebbe potuto aver luogo, se il guerriero del Sol Levante non avesse salvato capra e cavoli!
Il Vostro Sempre (poco) Umile Maestro Zamo
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