Per darvi un’idea del clima irrespirabile raggiunto in questo Paese, pochi giorni fa, a Roma, nel VII Municipio, la proiezione de “La grande ambizione”, il film su Berlinguer, è stato interrotto in seguito a un’irruzione di quattro ragazzi giovanissimi incappucciati, che a loro volta hanno aperto le porte di sicurezza ad altri cinque o sei coetanei e hanno incominciato a insultare, hanno urlato “comunisti di mer**” e persino offeso una ragazza straniera, come ha riportato un testimone e diffuso direttamente la figlia di Enrico, Bianca Berlinguer.
Ma la cosa sconvolgente è che la polizia, giunta sul posto, avrebbe liquidato il tutto come “ragazzate”.
No, non sono ragazzate. Questo è un assalto in stile squadrista, è un’intimidazione a chi non si adegua al pensiero dominante, e il fatto che fossero giovanissimi non è rassicurante o riduttivo. È ancora più preoccupante, sconvolgente.
Se non lo avete ancora fatto, oggi, a maggior ragione, andate al cinema a vedere il film. È la risposta migliore a chi, non avendo storia né cultura, è terrorizzato da entrambe.
Lorenzo Tosa
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