Non voglio fare il pesante, ma è indicativo che la destra italiana stamani abbia elevato "Cipollino" a icona intellettuale dello schieramento sovranista.
Boldi mi ha fatto ridere fino a quando ho avuto forse dieci anni. Poi al cinquemillesimo rumore molesto o parrucchino spacciato per altra parte del corpo femminile, devo dire di non essermi sentito più intrigato intellettualmente, confesso amaramente.
E anzi - qui si forse diventi pesante - credo che quei film siano se non motore (non esageriamo) almeno evidente sintomo del degrado culturale di cui parliamo spesso.
A ognuno il suo, comunque.
Auguri.
Leonardo Cecchi
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