martedì 7 maggio 2024

Cecile Morette

 


“È stata la prima della nuova generazione a cogliere l’intera portata e il potere dell’approccio integrale dei percorsi di Feynman alla fisica. Mentre io mi preoccupavo di applicare i metodi di Feynman ai calcoli nel dettaglio, lei stava pensando a questioni più ampie, estendendo l’idea dell’integrale sui cammini a tutti ciò che c’è nell’universo, compresa la gravità e lo spazio-tempo curvo.”


Così Freeman Dyson ha descritto Cécile Morette, matematica e fisica teorica francese che ha prodotto lavori fondamentali sui path integral (o integrali sui cammini), sul loro limite classico e i collegamenti con la topologia. È nota anche per essere la fondatrice della prestigiosa Scuola di Fisica a Les Houches, nelle Alpi Francesi dove per due mesi l’anno una trentina di studenti (metà francesi e metà stranieri) venivano introdotti alla fisica teorica. Instituita nel 1951, nel corso degli anni molti nomi di spicco del panorama mondiale: vennero a tenere lezioni Wolfgang Pauli, Enrico Fermi, Emilio Segrè, Victor Weisskopf, John Bardeen, Richard Feynman, Stephen Hawking e Kip Thorne. La Scuola aveva un chiaro obiettivo, quello di contribuire alla riqualificazione della fisica teorica in Francia che, in quegli anni, non aveva grande lustro.


Da giovane aveva intenzione di frequentare la facoltà di medicina ma cambiò idea e si laureò nel 1943 in fisica, matematica e chimica all’Università di Caen, in Normandia. Decise poi di andare a Parigi ma, poiché era ancora tempo di guerra, serviva un lasciapassare. Per ottenerlo si iscrisse a un corso di meccanica quantistica ma le cose non andarono molto bene:


“Avevo sentito solo vagamento questo termine, ma mi sembrava interessante. Per dirvi quanto fosse brutto il corso, in due semestri di meccanica quantistica non ricordo di aver sentire una solva volta la parola hamiltoniano.”


Faceva la spola tra Parigi e la Normandia e l’esame finale di quel corso si svolse proprio il giorno del D-day, il 6 giugno del 1944. Mentre si trovava a Parigi, la sua casa fu colpita dai bombardamenti degli alleati e metà della sua famiglia rimase uccisa.

Sempre nel 1944, mentre lavorava ancora per il suo dottorato, Morette accettò un posto presso il Centre National de la Recherche Scientifique per lavorare sotto la direzione di Frédéric Joliot-Curie, assistendolo nei compiti in cui venivano richieste conoscenze teoriche. Si trasferì poi a Dublino dove completò il dottorato con Walter Heitler. Ancora una volta aveva bisogno di un visto di uscita.


Joliot-Curie, che aveva incarichi governativi, chiese a un segretario di preparare un visto per una missione all’estero per la Morette. Sembra che la motivazione fu inventata di sana pianta: doveva uscire dal paese per andare a fare visita a Paul Dirac, Max Born e James Chadwick (e altri ancora). L’ambasciata francese a Londra si mise immediatamente in moto e prese la faccenda abbastanza seriamente, fissando un appuntamento a casa Dirac. Morette ricordò:


“Parlava poco. Ma quando sono arrivata ha cominciato a raccontarmi cosa aveva fatto. Non riuscivo a capire niente. Dopo 10 minuti, ho iniziato a vedere quanto fosse ridicola la situazione e dissi: «Grazie mille Professore, non le ruberò altro tempo. È stato molto gentile da parte sua avermi dato un appuntamento.» Dirac disse: «Oh, mia moglie ora ci porterà il the. Se te ne vai subito si arrabbierà molto con me». Rimasi e parlammo interrottamente fino alle cinque del pomeriggio. Successivamente chiamai l’ambasciata francese e dissi che per una certa comodità era meglio cancellare tutti gli altri appuntamenti.”


Dopo un breve soggiorno a Copenaghen, nel marzo del 1948 le arrivò un telegramma da parte di Robert Oppenheimer, allora direttore dell’Institute for Advanced Study di Princeton, che recitava:


“Su raccomandazione di Bohr e Heitler sono lieto di offrirvi l’Iscrizione alla scuola di matematica per l’anno accademico 1948-1949.”


Rimase a Princeton per due anni. Qui incontrò Bryce DeWitt, il quale le chiese di sposarlo. Lei accettò, ma con l'unica condizione che l'aiutasse a istituire la Scuola di Les Houches.


A Princeton accompagnava spesso Albert Einstein nella passeggiata verso gli uffici:


“Lui e io avevamo due cose in comune. Eravamo gli unici senza macchina e gli unici che avevano orari di lavoro ragionevoli.”


Morette ha avuto anche un ruolo fondamentale nella fondazione del prestigioso Institut des Hautes Études Scientifiques (IHES), istituzione che ha dato un importante contributo al sostegno della ricerca della matematica e della fisica teorica in Francia. Morette aveva 26 anni quando Léon Motchane, colui che fondò l’IHES, andò a trovarla alll’Istituto di Princeton. Ne fu impressionato positivamente, tanto da costruire l’Istituto sul modello americano.

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