Il Soccorso Alpino mette in evidenza l’inadeguata preparazione dell’escursione. Avevano scelto un percorso ad altissimo rischio
Lucca, 6 luglio 2021 - Una tragedia in qualche modo annunciata nell’inadeguata preparazione dell’escursione, quella che domenica ha pesantemente segnato le Alpi Apuane con la morte del 33enne Alessio Amato (che risiedeva a Crespina Lorenzana in provincia di Pisa e lavorava al caseificio “Busti“) e il salvataggio in extremis della fidanzata Serena Carbone,di 30 anni.
La coppia, partita dalla base di Campocatino, nel comune di Vagli Sotto, aveva intrapreso la strada parallela al sentiero che conduce al Monte Roccandagia, 1717 m di altitudine, percorrendo l’ascesa del Canale di San Viano. Questa alternativa, ancora più rischiosa della classica sentieristica, sembra fosse stata scelta in base all’esperienza di un amico e seguita dopo aver scaricato in rete un’applicazione per il cellulare. In ogni caso, spiegano i tecnici del Sast presenti fino a notte fonda sul posto per i diversi interventi che si sono susseguiti, risulta quasi impossibile seguire tracce con il solo telefono, soprattutto in luoghi dove si esce facilmente da percorsi indicati senza averne alcuna contezza. A questo, si aggiunge la mancata consultazione del meteo, che indicava molta variabilità nell’area.
Condizione che, puntualmente, si è presentata in tutta la sua imprevedibile valenza maligna, con la presenza di nubi basse che impedivano la visibilità. Il tratto da affrontare era ad alta pericolosità e servono preparazione e strumenti adeguati.
Un percorso adatto ad alpinisti esperti, insomma, e spesso evitato anche da loro, soprattutto nel periodo estivo, vista la infida caduta di sassi dall’alto che lo caratterizza. Un’escursione altamente sconsigliata, insomma, finita molto male per una scivolata su terreno ripido e coperto da paleo, con una caduta dall’esito inesorabile e fatale, per oltre cento metri.
L’unica nota positiva, è stata il salvataggio della giovane compagna, non così scontato viste
le grandi difficoltà che gli uomini del Sast, impegnati per l’intera
giornata con fasi operative alterne, hanno dovuto affrontare.
«Serena è stata molto brava - racconta il responsabile della stazione di Lucca del Soccorso Alpino e speleologico Toscano,
Davide Barsetti -, basti pensare che ha resistito per ore bloccata su
uno spigolo roccioso. Ha chiamato i soccorsi, poi ha comunicato con noi,
mantenendo la calma. Appena raggiunta, dopo un percorso molto
travagliato e l’impossibilità di utilizzare il supporto dell’elisoccorso
Pegaso per le condizioni meteo avverse, ha affrontato una calata molto
difficile, anche psicologicamente. Tutti insieme ce l’abbiamo fatta,
purtroppo solo per lei".
https://www.lanazione.it/lucca/cronaca/morto-apuane-1.6558124
Verga71
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