Recuperato dai carabinieri un quadro trafugato dai nazisti
VENEZIA, 13 agosto 2014 – - Era stato trafugato dai nazisti dalla Caserma «Catena» di Verona nel 1943, il dipinto «Carica dei Bersaglieri» (cm. 300×200), realizzato dal pittore Michele Cammarano (Napoli 1835-1920), recuperato in parte in una casa d’aste di Napoli dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Venezia.
Si tratta di un olio su tela, facente parte della più vasta composizione del dipinto realizzato dal pittore campano, interprete affermato della stagione pittorica risorgimentale. Il quadro fu appunto trafugato durante le tragiche giornate che seguirono l’8 settembre 1943. I militari hanno rintracciato il dipinto, un sezione ritagliata dall’opera originaria, presso la casa d’aste di Napoli, grazie alle informazioni contenute nella Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti, il più grande database del mondo gestito dal reparto speciale dell’Arma dei carabinieri, che ha reso possibile i riscontri ed il riconoscimento del dipinto.
L’opera da ricercare era anche inserita nel catalogo «dell’opera da ritrovare – repertorio del patrimonio artistico italiano disperso all’epoca della Seconda Guerra Mondiale» (pubblicato dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali nel 1995). La realizzazione di questo catalogo fu opera di Rodolfo Siviero, già Ministro plenipotenziario della Repubblica Italiana, detective dell’arte che riuscì, nei difficili anni del dopoguerra, a recuperare molte importanti opere d’arte trafugate durante la Seconda Guerra Mondiale. Il dipinto è stato restituito all’8. Reggimento Bersaglieri di Caserta, che nel 1943 era stanziato appunto presso la caserma «Catena» di Verona, luogo del trafugamento.
Si tratta di un olio su tela, facente parte della più vasta composizione del dipinto realizzato dal pittore campano, interprete affermato della stagione pittorica risorgimentale. Il quadro fu appunto trafugato durante le tragiche giornate che seguirono l’8 settembre 1943. I militari hanno rintracciato il dipinto, un sezione ritagliata dall’opera originaria, presso la casa d’aste di Napoli, grazie alle informazioni contenute nella Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti, il più grande database del mondo gestito dal reparto speciale dell’Arma dei carabinieri, che ha reso possibile i riscontri ed il riconoscimento del dipinto.
L’opera da ricercare era anche inserita nel catalogo «dell’opera da ritrovare – repertorio del patrimonio artistico italiano disperso all’epoca della Seconda Guerra Mondiale» (pubblicato dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali nel 1995). La realizzazione di questo catalogo fu opera di Rodolfo Siviero, già Ministro plenipotenziario della Repubblica Italiana, detective dell’arte che riuscì, nei difficili anni del dopoguerra, a recuperare molte importanti opere d’arte trafugate durante la Seconda Guerra Mondiale. Il dipinto è stato restituito all’8. Reggimento Bersaglieri di Caserta, che nel 1943 era stanziato appunto presso la caserma «Catena» di Verona, luogo del trafugamento.
Fonte Il Gazzettino
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