L'ultimo saluto all'angelo di Carditello
Bray: "Tommaso un eroe dei nostri tempi"
Commozione ai funerali di Cestrone. Il messaggio del ministro letto da Antonella Di Nocera, ex assessore comunale alla Cultura
di RAFFAELE SARDO"Tommaso è un eroe dei nostri tempi e di questo paese, del nostro paese, ed eroe rimarrà nei nostri cuori". Il messaggio del Ministro per i Beni Culturali, Massimo Bray, letto da Antonella Di Nocera, ex assessore alla Cultura del Comune di Napoli e oggi consigliera di Bray, ha commosso tutti nella chiesa madre di San Prisco, dove si sono svolti i funerali dell'"Angelo di Carditello", Tommaso Cestrone, morto d'infarto la notte di Natale.
Tommaso, che da anni "accudiva" volontariamente e a sue spese la Reggia di Carditello, proprio poche ore prima di morire aveva inviato gli auguri al ministro sul suo profilo Facebook "Ministro Auguri dalla Reggia. Il mio Natale è qua" aveva scritto. Quando Bray ha saputo della sua morte, ha scritto: "Quando l'ho conosciuto gli ho fatto una promessa, che manterrò". E oggi ai funerali di Tommaso Cestrone c'erano anche due rappresentanti del Ministero a rinnovare quell'impegno, insieme a centinaia di persone che hanno voluto salutare per l'ultima volta Tommaso, una persona umile dal grande cuore e che per amore della sua terra ha finito per dare anche la vita.
Attorno alla moglie Pina Moronese, e ai figli Giovanni e Katia, si è stretto il "popolo di Carditello", quello delle associazioni, quello che ha tentato di rianimare un luogo incantevole. Con loro anche tanti cittadini che avevano solo sentito parlare dell'Angelo di Carditello". Il corteo funebre si è avviato dalla casa di Via Stellato, a San Prisco, poco prima delle 16, sotto una leggera pioggia, fino alla chiesa madre di per i funerali celebrati da don Enzo Di Lillo.
"Il suo impegno, la sua dedizione alla causa di Carditello, sono l'esempio di un'Italia migliore che vogliamo costruire insieme - ha scritto ancora nel suo messaggio il Ministro Bray - Il Mibact si è impegnato al massimo in questi giorni, e sta portando a compimento il percorso, non facile, per realizzare il sogno di Tommaso e degli altri numerosi cittadini fiduciosi, cioè che un bene culturale prezioso in sé e per la collettività, diventi bene comune, diventi il seme e il simbolo del riscatto e della rinascita di un territorio così ricco, così bello, così difficile. Il sacrificio di Tommaso, perché di questo si tratta, non resterà inutile".
Un messaggio per la morte di Tommaso è arrivato ai familiari anche da parte di don Luigi Ciotti e dell'ufficio di Presidenza dell'associazione Libera: "Tommaso Cestrone era un volontario innamorato della sua terra - dice il messaggio - Il Comitato don Peppe Diana ed il Coordinamento di Libera Caserta gli avevano attribuito il Premio nazionale "don Peppe Diana", perché il suo impegno civile incarnava i valori del sacerdote ucciso dalla camorra. Tommaso Cestrone con la sua dedizione e la sua generosità è un esempio per tutti gli italiani di cittadinanza corresponsabile. Continueremo insieme ai suoi tantissimi amici a far vivere l'impegno di Tommaso per la difesa della bellezza e della legalità".
Intanto adesso si pone il problema di tutelare la Reggia "Ci stiamo pensando - ha detto il sindaco di San Tammaro - Emiddio Cimmino - e non è certo semplice. Vogliamo cominciare coinvolgendo le associazioni che in questi anni si sono spese per far rivivere la Reggia di Carditello. Con loro penseremo a vigilare sulla Reggia anche di notte, con la speranza che il Ministro faccia presto ad acquisire il Carditello".
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