domenica 17 marzo 2013

Maxi sfruttamento delle risorse ittiche: ecco perché i pesci non ci sono più



di ELLE il 28 OTTOBRE 2012

 Con il termine “overfishing” si tende oggi ad indicare una modalità di pesca eccessiva sempre più diffusa.
L’intenzione di massimizzare il rendimento attraverso la ‘sovra pesca’ si scontra con gli effetti deleteri che questo tipo di attività comporta sui nostri mari e nel lungo termine sui piccoli pescatori italiani ed europei .
Secondo le stime attuali, infatti, risulta sovrasfruttato il 72% delle risorse ittiche dei mari europei; si tratta di una percentuale che sale all’82% se si considera solo il Mediterraneo.
Sembra che questo trend possa portare al rischio collasso di tutte le specie pescabili in meno di 50 anni.
Le ragioni della pericolosità della pesca eccessiva sono insite anche nei metodi di cattura adottati che spesso si rivelano distruttivi e insostenibili per l’equilibrio dell’ambiente marino, come accade nel caso della pesca a strascico.
Per questi motivi, la riforma della politica comune della pesca in discussione all’UE costituisce un’importante occasione per invertire la tendenza e contrastare l’impoverimento progressivo dei mari sostenendo al contempo una pesca per quanto possibile più sostenibile.
A questo proposito Ocean12 è la coalizione nata per fare pressioni sulla UE affinché si possa fermare il trend della pesca eccessiva:  in effetti anche i fondi europei hanno contribuito a finanziare attività distruttivo per l’ecosistema marino come l’overfishing.

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