RESA DEI CONTI
Crimi: «Linea era scheda bianca». Taverna: «Non siamo spaccati».
Dopo le ammissioni di colpa i grillini è arrivata alla resa dei conti. Direttamente dal capogruppo alla Camera.
«Come cittadina e come portavoce del Movimento 5 stelle mi piacerebbe che i miei colleghi senatori che hanno votato Grasso dichiarassero in trasparenza il loro voto e le loro motivazioni per permettere a tutti di giudicare il loro operato con serenità», ha scritto su Facebook Roberta Lombardi.
NO A POLTRONE. La discussione sul voto per il presidente del Senato si è spostata dall'aula al social network. «Non ci alleiamo con nessuno. Non siamo interessati alle poltrone. Alcuni cittadini eletti stanno postando le loro dimissioni se la base lo riterrà opportuno», ha scritto sul suo account Paola Taverna, senatrice del Movimento 5 stelle. «Ho votato scheda bianca. Leggendo i vostri commenti molti non saranno contenti di me. Io sono contenta che Schifani non sia il Presidente del Senato», ha sottolineato Taverna, che ha racconta ai suoi elettori la riunione di «tre ore abbiamo visto sfilare sotto i nostri occhi tutti la storia del nostro movimento, di questo Paese. Le nostre battaglie contro un potere colluso, il bisogno di restare integri nelle nostre convinzioni, la paura che giochi politici potessero riconsegnare nelle mani dei peggiori il nostro paese».
NON SIAMO GRUPPO SPACCATO. «Io ho votato scheda bianca, ma non metto la croce su chi ha fatto una scelta differente. Non è un gruppo spaccato, non abbiamo paura di noi stessi, non abbiamo paura di loro. Credo che abbiamo molto da imparare ma ancor più da insegnare. C'erano contestazioni su Grasso e unanimità sul non volere Schifani. Non ci alleiamo con nessuno. Non siamo interessati alle poltrone», ha spiegato Taverna.
CRIMI: «LINEA ERA SCHEDA BIANCA». Che la linea d atenere fosse quella della sceda bianca era stato poco prima ribadito dal capogruppo in Senato Crimi. «Assolutamente sì. Confermo. Poi qualcuno ha voluto votare secondo propria coscienza in favore di Pietro Grasso e non mi sento di crocifiggerlo perché so la sofferenza che ci stava dietro».
«Come cittadina e come portavoce del Movimento 5 stelle mi piacerebbe che i miei colleghi senatori che hanno votato Grasso dichiarassero in trasparenza il loro voto e le loro motivazioni per permettere a tutti di giudicare il loro operato con serenità», ha scritto su Facebook Roberta Lombardi.
NO A POLTRONE. La discussione sul voto per il presidente del Senato si è spostata dall'aula al social network. «Non ci alleiamo con nessuno. Non siamo interessati alle poltrone. Alcuni cittadini eletti stanno postando le loro dimissioni se la base lo riterrà opportuno», ha scritto sul suo account Paola Taverna, senatrice del Movimento 5 stelle. «Ho votato scheda bianca. Leggendo i vostri commenti molti non saranno contenti di me. Io sono contenta che Schifani non sia il Presidente del Senato», ha sottolineato Taverna, che ha racconta ai suoi elettori la riunione di «tre ore abbiamo visto sfilare sotto i nostri occhi tutti la storia del nostro movimento, di questo Paese. Le nostre battaglie contro un potere colluso, il bisogno di restare integri nelle nostre convinzioni, la paura che giochi politici potessero riconsegnare nelle mani dei peggiori il nostro paese».
NON SIAMO GRUPPO SPACCATO. «Io ho votato scheda bianca, ma non metto la croce su chi ha fatto una scelta differente. Non è un gruppo spaccato, non abbiamo paura di noi stessi, non abbiamo paura di loro. Credo che abbiamo molto da imparare ma ancor più da insegnare. C'erano contestazioni su Grasso e unanimità sul non volere Schifani. Non ci alleiamo con nessuno. Non siamo interessati alle poltrone», ha spiegato Taverna.
CRIMI: «LINEA ERA SCHEDA BIANCA». Che la linea d atenere fosse quella della sceda bianca era stato poco prima ribadito dal capogruppo in Senato Crimi. «Assolutamente sì. Confermo. Poi qualcuno ha voluto votare secondo propria coscienza in favore di Pietro Grasso e non mi sento di crocifiggerlo perché so la sofferenza che ci stava dietro».
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