-Redazione- «Non vogliamo imporre nulla ma solo informare il pubblico affinché sia consapevole di chi va a sentire: chi più di un artista ha il compito di alzare la voce contro la barbarie che avviene a Gaza?».
Lo ha detto il filosofo Gianni Vattimo, spiegando insieme ad Alfredo Tradardi del gruppo torinese dell'Ism Italia(International Solidarity Movement Italia) i motivi alla base del boicottaggio degli artisti israeliani che partecipano a Settembre Musica e Torino Danza.
«Nessuno di questi artisti ha condannato le azioni del governo israeliano nellaStriscia di Gaza», ha sottolineato Tradardi secondo il quale ci sarebbe un'operazione di «restyling» dell'immagine di Israele attraverso la promozione della cultura israeliana all'estero con il sostegno del governo.
«alcuni – ha aggiunto – sono sponsorizzati ufficialmente dall'ambasciata Israeliana insieme a Torino Spiritualità e questa è una cosa oscena». L'appello ai torinesi è a disertare questi appuntamenti. In particolare è previsto un volantinaggio domenica alle 21 davanti all'Auditorium Rai, dove si esibirà la cantante Noa mentre per il 27 e 28 settembre davanti al teatro Carignano, dove si esibirà la Kibbuz Contemporary Dance Company, è previsto un contro spettacolo di strada con l'attore Marco Gobetti.
«Non siamo contro tutti gli israeliani, ma contro chi appoggia la politica di Israele. Non siamo antisemiti – ha concluso Vattimo – ma contro l'azione del governo israeliano».
http://www.articolotre.com/2014/09/gianni-vattimo-boicottiamo-gli-artisti-israeliani-per-gli-eventi-a-torino/
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