mercoledì 17 settembre 2014

Il magistrato nipote del boss mafioso

giuseppe guttadauro-Redazione- Il matrimonio tra due rampolli di Cosa Nostra, la nipote di Messina Denaro e il figlio di un boss mafioso, celebrate  nella Cappella Palatina a Palazzo dei Normanni, hanno suscitato indubbio scalpore.
I due ragazzi, peraltro incensurati, sono gli eredi di famiglie importanti, quei Guttadauro e Sansone che hanno scritto la storia recente di Cosa Nostra. Comunque nulla di illecito, gli sposi hanno sancito la loro unione in un luogo concesso dalle istituzioni a chiunque ne faccia richiesta.
Mentre è emersa un’altra vicenda relativa al boss di Brancaccio, Giuseppe Guttadauro, un suo nipote diretto, cugino della neo sposina,  è entrato in magistratura.
Certamente si tratta di un magistrato perbene e corretto, lontano dalle cosche. Ha scelto di svolgere la funzione di giudice lontano dalla Sicilia e certamente espleta la sua funzione in maniera ineccepibile.
Ma un’anomalia, e non da poco, esiste: è parente stretto di un appartenente a Cosa Nostra e quando il neo laureato in giurisprudenza presentò la domanda per accedere al concorso in magistratura, gli organismi investigativi avrebbero dovuto segnalare la cosa al ministero della Giustizia.
Infatti l’articolo 124 dell’ordinamento giudiziario recita “Il Csm non ammette al concorso i candidati che, per le informazioni raccolte, non risultano di condotta incensurabile ed i cui parenti, in linea retta entro il primo grado ed in linea collaterale entro il secondo grado, hanno riportato condanne”.
Per il caso Cuffaro, Giuseppe Guttadauro, zio del magistrato,  è stato condannato a 13 anni e quattro mesi di carcere.
La prassi per entrare in magistratura è rigida, la parentela di questo giudice, sarebbero stata ostacolo anche solo per ottenere un appalto pubblico, invece nessuno ha eccepito alcunché sulla sua nomina.

http://www.articolotre.com/2014/09/il-magistrato-nipote-del-boss-mafioso/

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