Basilico e insalata sott'acqua per colture in climi estremi
I risultati del progetto 'Orto di Nemo'
L'Orto di Nemo , basilico coltivato in biosfere in fondo al mare
Orto di Nemo, la biosfera
GENOVA - La coltivazione idroponica, cioè in soluzioni acquose nutritizie anziché nel terreno, all'interno di biosfere trasparenti in fondo al mare, apre nuove possibilità per produrre cibo in zone con climi estremi e con coste dove ci sono lagune protette. E' quanto sta dimostrando il progetto sperimentale 'Orto di Nemo', a Noli, nel ponente ligure dove si è conclusa nel fine settimana la raccolta di basilico e insalata coltivata con questa tecnica. Partito l'estate scorsa con il basilico, l'esperimento, effettuato dalla Mestel Safety, una società del gruppo Ocean Reef che opera nel settore della subacquea, quest'estate era stato esteso all'insalata e alla coltura idroponica. In tre semenzai, allestiti in biosfere trasparenti a 100 metri dalla riva e a 8 metri di profondità, sono stati piantati semi di tre tipologie di insalata e un tipo di basilico. La semina e' avvenuta il 25 luglio e dopo due mesi le piantine sono cresciute rigogliose e sono state raccolte. "Le piante sono cresciute in due mesi sin troppo - spiega Sergio Gamberini amministratore unico della Mestel Safety e ideatore del progetto -. La cosa positiva e' che abbiamo provato in modo definitivo che il sistema e' autosufficiente. Non abbiamo infatti dovuto portare alcuna acqua. L'acqua dolce si e' autoprodotta all'interno e le piante sono arrivate a oltre 25 cm di altezza. Abbiamo dovuto solo apportare dei minerali di sostegno su substrato di fibra di cocco". Al suo avvio l'anno scorso al progetto si era subito interessata una società saudita che aveva acquistato una biosfera per tentare un esperimento analogo in patria per coltivare una insalata di cui i sauditi pare vadano ghiotti.
"Oltre ai Sauditi abbiamo ricevuto due richieste dalla Maldive - annuncia ora Gamberini -. Io vorrei creare una cultura sperimentale a Noli e dare modo a studiosi e giovani universitari di fare esperienza. Il nostro obbiettivo e' ora quello di sviluppare una proposta commerciale e presentarla in concomitanza dell'EXPO 2015 oltre che dare seguito alle richieste Saudite e delle Maldive". (ANSA)
Orto di Nemo, la biosfera
GENOVA - La coltivazione idroponica, cioè in soluzioni acquose nutritizie anziché nel terreno, all'interno di biosfere trasparenti in fondo al mare, apre nuove possibilità per produrre cibo in zone con climi estremi e con coste dove ci sono lagune protette. E' quanto sta dimostrando il progetto sperimentale 'Orto di Nemo', a Noli, nel ponente ligure dove si è conclusa nel fine settimana la raccolta di basilico e insalata coltivata con questa tecnica. Partito l'estate scorsa con il basilico, l'esperimento, effettuato dalla Mestel Safety, una società del gruppo Ocean Reef che opera nel settore della subacquea, quest'estate era stato esteso all'insalata e alla coltura idroponica. In tre semenzai, allestiti in biosfere trasparenti a 100 metri dalla riva e a 8 metri di profondità, sono stati piantati semi di tre tipologie di insalata e un tipo di basilico. La semina e' avvenuta il 25 luglio e dopo due mesi le piantine sono cresciute rigogliose e sono state raccolte. "Le piante sono cresciute in due mesi sin troppo - spiega Sergio Gamberini amministratore unico della Mestel Safety e ideatore del progetto -. La cosa positiva e' che abbiamo provato in modo definitivo che il sistema e' autosufficiente. Non abbiamo infatti dovuto portare alcuna acqua. L'acqua dolce si e' autoprodotta all'interno e le piante sono arrivate a oltre 25 cm di altezza. Abbiamo dovuto solo apportare dei minerali di sostegno su substrato di fibra di cocco". Al suo avvio l'anno scorso al progetto si era subito interessata una società saudita che aveva acquistato una biosfera per tentare un esperimento analogo in patria per coltivare una insalata di cui i sauditi pare vadano ghiotti.
"Oltre ai Sauditi abbiamo ricevuto due richieste dalla Maldive - annuncia ora Gamberini -. Io vorrei creare una cultura sperimentale a Noli e dare modo a studiosi e giovani universitari di fare esperienza. Il nostro obbiettivo e' ora quello di sviluppare una proposta commerciale e presentarla in concomitanza dell'EXPO 2015 oltre che dare seguito alle richieste Saudite e delle Maldive". (ANSA)
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