giovedì 7 agosto 2014

DOSSIER HAMER
I "focolai"

Hamer basa una buona parte delle sue diagnosi su una sua particolare interpretazione delle TAC. Un'interpretazione personale che non è compatibile con le conoscenze attuali della radiologia e che è stata più volte smentita da tutti i radiologi del mondo. A questo proposito ha mostrato e continua a mostrare numerose TAC senza portare a corredo i referti radiologici corrispondenti. 
Le teorie di Hamer
L'ex medico tedesco pensa che in caso di tumori (ma anche di altre "cosiddette" malattie) si troverebbe sempre una traccia visibile ("focolaio di Hamer" o "FH", detto anche "bollino" in gergo) sulla TAC cerebrale dei pazienti. Queste presunte modificazioni, mai definite in maniera precisa e mai riconosciute dai radiologi, si formerebbero nello stesso istante di un evento traumatizzante imprevisto (DHS, "sindrome di Dirk Hamer"). L'insorgenza immediata (entro una frazione di un secondo, come sostiene Hamer) di un tale presunto "focolaio" scarta chiaramente la possibilità di modificazioni della densità o trasparenza del tessuto in questione. Le cellule non possono dividersi entro frazioni di un secondo, né la densità del tessuto può essere alterata in un simile lasso di tempo così breve. Inoltre la TAC si basa esclusivamente sulle differenze di trasparenza ai raggi X. Di conseguenza, le strutture che vengono denominate "FH" dagli aderenti alle ipotesi di Hamer non possono derivare da modificazioni nei tessuti. Anche per questo motivo rimane solo la possibilità di un artefatto tecnico.
Cos'è una TAC? 
Per comprendere come queste strutture si possano formare bisogna capire innanzitutto come funziona una macchina TAC (tomografia assiale computerizzata). La TAC emette un raggio che ruota intorno al paziente e colpisce un recettore al lato opposto che registra i dati raccolti all'interno di un programma molto complesso che elabora l'informazione e restituisce una immagine computerizzata di una sezione orizzontale del nostro corpo. Per funzionare correttamente questo apparecchio così sensibile deve essere calibrato periodicamente con la massima cura, pena la visualizzazione sull'immagine di errori come appunto gli artefatti ad anello.
In questo tipo di strutture succede che lungo la linea del raggio x il programma per compensare gli errori di calibrazione assegni a dei punti dei valori anomali rendendoli o più chiari o più scuri di quello che sarebbero stati con una corretta calibrazione. Dunque la rotazione del raggio con queste anomalie disegna uno o più cerchi con centro l'asse di rotazione dell'apparecchio. Essendo noto come questi artefatti vengono generati è possibile produrli volutamente nelle zone desiderate semplicemente facendo posizionere il paziente nel punto giusto rispetto l'asse di rotazione (che è il centro di tali cerchi). L'evidenza che i ring artifact non sono sintono di alcuna malattia risiede nel fatto che tali strutture appaiono anche nelle TAC effettuate su dei fantocci pieni di acqua. 

Un'analisi tecnica
Le strutture presentate finora da Hamer presentano anelli che sono concentrici in maniera perfetta, e si tratta sempre di cerchi perfettamente rotondi. Eventuali strutture anatomiche perfettamente concentriche (che in verità non esistono in natura) si presenterebbero però come elissi concentriche. Solo se i raggi X arrivassero esattamente in maniera trasversale vedremmo delle sfere rotonde, e questa sarebbe comunque un'eccezione. Solo una struttura perfettamente sferica si presenterebbe sempre sotto forma di cerchi concentrici. L'ipotesi della sfera-focolaio avrebbe però alcune conseguenze: in questo caso i cerchi dovrebbero apparire più piccoli negli strati sia sottostanti che sovrastanti (un pò come se si tagliasse un'arancia in orizzontale, ottenendo fette di diverse grandezze). In più, la struttura dovrebbe sparire completamente ad una certa distanza. Osservazioni di questo tipo non vengono presentate dagli aderenti della Nmg.

Visto che nei tessuti umani non possono verificarsi modificazioni istantanee relative a trasparenza e densità, alcuni ammiratori di Hamer hanno avanzato altre ipotesi: c'e chi pensa che i "focolai" sarebbero in verità il risultato visibile su una TAC di un alterato stato di attività funzionale (e/o del metabolismo) da parte di neuroni, oppure sarebbero ''campi magnetici'' o ''campi elettromagnetici'' visti in una TAC. Questo è semplicemente impossibile e assurdo. Solo indagini della TAC-funzionale, della PET ed indagini particolari con l'aiuto della risonanza magnetica (RM) possono mostrare modificazioni dell'attività neuronale e/o del metabolismo locale. Indagini di questo tipo però mancano da parte degli aderenti alle idee di Hamer, non sono mai state mostrate in pubblico né si sa se questo è mai stato proposto nell'ambiente della Nmg. 

Secondo le ipotesi della "Nuova Medicina Germanica", la zona cerebrale colpita determinerebbe modificazioni al livello degli organi dipendenti, con la possibile formazione di un tumore. Dal punto di vista teorico Hamer non si chiede mai se invece il tumore extracerebrale (ricordo che i tumori cerebrali non esistono, secondo Hamer) potrebbe essere invece la causa di una modificazione retrograda a livello del cervello (la cosiddetta "degenerazione retrograda"). Questo potrebbe essere vero, visto che si usa tale meccanismo nell'ambiente scientifico per determinare vie discendenti o ascendenti in neuroanatomia (così come nei deprecabili esperimenti di vivisezione animale). La degenerazione retrograda non è compatibile però con le ipotesi della "Nuova Medicina Germanica". 

Gli artefatti ad anello
Sul
 sito web del suo supporter Philar viene presentata una lastra che mostra molto chiaramente e senza alcun dubbio un cosidetto "artefatto ad anello" (in inglese "ring artifact" o "ring artefact") composto da circa dieci anelli concentrici. Sono visibili sia cerchi concentrici più chiari che più scuri. È chiaramente visibile che i cerchi oltrepassano le strutture anatomiche della linea media senza spostarle minimamente. Le linee visibili non possono dunque corrispondere a strutture anatomiche, e sono chiaramente di orgine artificiale. Nei testi di radiologia si parla in questi casi di artefatti, che sono dimostrabili anche in assenza di un paziente (per esempio usando un fantoccio di acqua demineralizzata). 
Un'immagine imbarazzante (pubblicata su tutti i siti pubblicitari di Hamer) si trova stranamente anche sulla copertina della traduzione italiana di ''Testamento per una Nuova Medicina" (seconda edizione aggiornata 2003, "edizioni di Dirk" luglio 2003), sulla copertina del libro intitolato "Presentazione della Nuova Medicina Germanica" sempre della "edizioni Amici di Dirk" (fonte: http://www.nuovamedicina.com ), sulla copertina del libro intitolato "Il capovolgimento diagnostico" ancora della "edizioni Amici di Dirk" e sulla pagina iniziale della rivista "Psiche Cervello Organo" dell'associazione italiana ALBA, che viene descritta come "la prima rivista scientifica di Nuova Medicina Germanica" (anche se l'uso del marchio registrato "NMG" è stato loro negato da Hamer, che recentemente li ha "scomunicati")

Questi artefatti si trovavano frequentemente nei vecchi scanner TAC (per esempio nel Somatom della Siemens, terza generazione). Gli scanner più recenti, di quarta generazione e di tipo a spirale, mostrano meno frequentemente questi artefatti (i "focolai" nelle TAC dovrebbero quindi diminuire o sparire poco a poco).

Gli artefatti ad anello che appaiano si hanno quando non si effettua la calibrazione obbligatoria, che va fatta all'inizio e a certi intervalli regolari; o a causa di un danno ad uno o più sensori; oppure ancora per un intervento manuale nei dati di un scanner della TAC (modificando l'elenco dei valori di calibrazione).

Va ricordato che strutture ad anello perfettamente concentriche e geometriche non trovano alcuna corrispondenza nel corpo umano: un'arteria o un bronco, attraversati perpendicolarmente dai raggi X, possono provocare immagini con -al massimo- due anelli concentrici (ovvero la parete interna del vaso e la parete esterna), ma sono eccezioni e di solito non si presentano con una geometria perfetta come la vediamo negli artefatti mostrati da Hamer. In più ricordo che l'immagine presentata come esempio per un "focolaio" non mostra alcuna modificazione delle strutture dalla linea media, come dovrebbe avvenire. L'artefatto supera, senza spostarla, questa struttura media: dunque non può essere una struttura di origine biologica, ma esiste solo sulla TAC.

Hamer dichiara che le strutture che presenta sarebbero passate "inosservate" in radiologia, in passato. E invece se ne parla a lungo nei testi radiologici, se ne conoscono bene le cause e si sa come prevenire la loro formazione e come identificarle. Lo si può vedere facilmente cercando con Google il fenomeno del "ring artefact" (detto anche "ring artifact") in radiologia. Per essere sicuri, si potrebbe confrontare una TAC presentata da Hamer con un'immagine della Risonanza Magnetica Nucleare corrispondente. Non sono mai stati confrontati i cosiddetti ''focolai'' sulla TAC con la corrispondente immagine della Risonanza Magnetica! Se esistesse un tale confronto positivo si sarebbe di certo divulgato tra i sostenitori di Hamer. Pur sapendo che un'indagine TAC significa una grande dosi di radiazioni, si potrebbe -in teoria- rifare una TAC con la testa del paziente spostata di qualche centimetro a lato, per dimostrare chiaramente l'origine di un tale artefatto, o per contraddire tale ipotesi. Un tale esperimento mostrerebbe due centri diversi dei cerchi concentrici (ricordo che il centro corrisponde all'asse centrale di un scanner TAC). Per contraddire che i cosiddetti "focolai" sono in verità un artefatto, basterebbe realizzare un tale esperimento e pubblicarlo, oppure confrontare un "focolaio" sulla TAC con l'immagine corrispondente della stessa area fatta con la RMN, che dovrebbe mostrare strutture simili. Un altro esperimento potrebbe contraddire l'ipotesi che i "focolai" disegnati da Hamer sono in verità un artefatto: se il paziente muovesse la testa durante l'esame TAC, apparirebbe un vero artefatto ad anello con la solita configurazione concentrica, mentre il cranio stesso apparirebbe sfumato. Questo esperimento semplice non è mai stato fatto.
Nel suo libro "Testamento per una Nuova Medicina" Hamer mostra due TAC, che secondo lui sarebbero dalla stessa paziente, e che corrisponderebbero a due esami consecutivi (ha quindi somministrato alla paziente una dose supplementare di +4mSv di radiazioni per "provare" la sua ipotesi) con la testa della paziente spostata a lato di due cm.
 Secondo Hamer, queste due immagini proverebbero che i suoi "focolai" non sarebbero artefatti, ed è vero che non tutte le TAC mostrate da Hamer mostrano artefatti. Le strutture che presenta sono però facilmente spiegabili secondo le conoscenze della medicina scientifica.

Queste due immagini soprastanti (sempre dal "Testamento") furono presentate all'inizio del 2007 a sei medici (tra loro una radiologa e un professore di radiologia). Solo due di questi avevano sentito parlare di Hamer in precedenza. L'opinione comune era che la qualità dell'immagine è molto bassa a causa della tecnica degli anni Ottanta, e che le frecce stanno indicando circonvoluzioni della corteccia cerebrale (telencefalo) con nessun segno patologico. Non si capisce tra l'altro perché Hamer indica con le frecce una determinata zona e non un'altra sul lato opposto, visto che le strutture in questione sono visibili sia sul lato destro che sinistro. Forse vuole "provare" così le sue ipotesi: partendo dal sintomo e conoscendo la mano preferita, cerca una struttura ideonea e compatibile con la sua "Nuova Medicina" nelle TAC
Hamer e i sostenitori della Nmg, quando vengono messi a confronto con le diagnosi dell'artefatto tecnico, spesso reagiscono nominando un certificato della ditta Siemens del 22 dicembre 1989 che mostrerebbe come i "focolai" non siano artefatti. È vero l'esatto contrario, perché il certificato non parla della Nmg né dei cosiddetti "focolai", mentre dimostra che molte strutture presentate da Hamer sono in verità artefatti.
La perizia del professor Maximilian Reiser, presidente dei radiologi tedeschi
Al professor Reiser, docente all'Università di Monaco e presidente dei radiologi tedeschi, sono state presentate alcune TAC dal "Testamento".
 
22 gennaio 2007, referto del Prof. Dr. med. Dr. h.c. Maximilian Reiser, direttore dell'istituto di radiologia clinica presso l'Università Ludwig-Maximilian di Monaco, e presidente della "Deutschen Röntgengesellschaft":
«Valutazione: Le confermo volentieri che le TAC mostrate nella "opera" del signor Hamer sono state interpretate dall'autore in un modo non competente, e che sono in un ovvio contrasto con le conoscenze e le esperienze scientifiche. Secondo me, una discussione argomentativa con il contenuto delle teorie di Hamer e delle interpretazioni delle TAC derivate da queste teorie non mi sembra possibile o non non può condurre ad alcun traguardo, perché il signor Hamer si muove all'interno di un modo di pensare chiuso ermeticamente verso l'esterno e perché sta rifiutando ogni critica come espressione di una "medicina scolastica" arrogante. Le confermo le correzioni fatte in occasione di alcune delle TAC mostrate (A Reiser erano stati mostrati come esempi alcune TAC che mostravano circonvoluzioni senza alcun segno patologico che nel libro di Hamer erano stati descritti come "focolai", ndr) Può citare questa valutazione come quella del presidente della Deutschen Röntgengesellschaft. Distinti saluti, suo M. Reiser» La Deutsche Röntgengesellschaft (nata nel 1905) è l'organizzazione dei radiologi in Germania, e conta 5400 membri. Reiser è il presidente dei radiologi tedeschi.
Le giustificazioni psicologiche
Diversi altri esperti hanno mostrato chiaramente l'esistenza di tali artefatti in relazione con i ''focolai'' hameriani (vedi: lega svizzera contro il cancro, in
 inglese e tedesco). Per capire meglio come i presunti "focolai" possano essere spiegati senza doversi riferire ad alcuna ipotesi, si può far riferimento all'effetto Forer (o Barnum), all'effetto Rosenthal (o pigmalione) o all'effetto Dunning-Kruger (si veda anche l'articolo bad science). Le correlazioni temporali vanno differenziate da provate relazioni di causa-effetto, evitando errori logici come il "cum hoc ergo propter hoc". Di conseguenza, per poter evitare tali errori, la medicina scientifica di oggi si basa essenzialmente su studi prospettici e controllati, e non su lavori retrospettivi che hanno solo un valore indicativo - ma mai di prova. Questi limiti delle teorie di Hamer emergono con forza nelle interviste e nei colloqui finalizzati all'anamnesi del paziente. Con domande appropriate si riesce facilmente ad ottenere la risposta desiderata.
Si veda ad esempio quanto accaduto durante i colloqui anamnestici della cosidetta "
verifica di Trnava" nel 1998. Una persona che era presente racconterà anni più tardi che durante un'ora intera Hamer ha cercato di sapere da un paziente se avesse avuto un "conflitto" in passato in relazione al suo cuore. Solo dopo un'ora il paziente si è ricordato di un'aggressione da parte di un'altra persona, e che fu ferito al petto (fonte: intervista video con il matematico professor Josef Miklosko e Hamer del 12 settembre 1998, albergo "Drushba" a Bratislava - video rilasciato da "Amici di Dirk" Espana, Fuengirola, nel 1998). Molte altre volte tale correlazione è ancora più debole: sui forum italiani si legge di persone che hanno subito un conflitto analogo perché hanno ricevuto una brutta notizia che li ha "colpiti al petto". Con simili argomentazioni si può arrivare a dimostrare (pseudo)"scientificamente" anche l'oroscopo.
Vedi approfondimento sulle
 verifiche
I pericoli della sovraesposizione alle radiazioni
Va ricordato che un esame TAC comporta una notevole dose di radiazioni per il paziente. La TAC della testa corrisponde a circa 4 mSv di radiazione (fonte in
 tedesco) e questo valore corrisponde perciò alla dose media che un essere umano riceve durante un intero anno da tutte le altre fonti naturali e non-naturali, sul livello del mare. La TAC del corpo intero corrisponde a circa 20 mSv, 5 volte la dose annuale di radiazione da altre fonti. Una radiografia classica AP (non TAC) corrisponde a circa 0,1 mSv. Escludendo gli esperimenti su animali (che sia io che tutti i collaboratori di questo sito disapproviamo con forza) di solito sono gli sperimentatori stessi che in casi analoghi si sottopongono a test su se stessi (come è accaduto frequentemente nella storia della medicina), riducendo al minimo i conflitti etici e avallando dunque la dichiarazione di Helsinki dei medici.

Sulla base dei principi etici dei consigli della SIRM italiana e della legislazione italiana (decreto legislativo 187 del 2000), qualsiasi esposizione di persone alle radiazioni ionizzanti per scopi medici deve essere "giustificata" da reali esigenze cliniche. Il consiglio di "farsi un TAC", da parte di certi terapeuti o medici della Nuova Medicina Germanica, nel caso di una malattia non pericolosa è un grave errore ed è in contrasto con il principio del "primum non nocere" e dell'etica della professione medica. Si conoscono anche medici e terapeuti che hanno falsificato i referti medici per convincere i radiologi a fare una TAC del cranio, che altrimenti non era né obbligatoria né necessaria. In Germania sono in corso diversi procedimenti penali contro tali persone che hanno effettuato delle TAC senza alcuna necessità. Un caso clamoroso (che è poi finito in tribunale) è stato quello di due giornalisti che si sono presentati dai genitori di una bambina ammalata di cancro. Secondo due fonti (
articolo del Kölner Stadtanzeiger del 4/1/06, Rbb Kontraste - in tedesco), hanno potuto vedere che il terapeuta M. di Colonia aveva convinto un radiologo di sua conoscenza a falsificare il suo referto radiologico. Anche nei forum tedeschi degli aderenti alla Nmg si possono trovare contributi che fanno capire come ci siano persone che stanno cercando scanner-CT usati (su ebay si trovano per uso veterinario a circa 10mila euro).

© 2007-2010 Ilario D'Amato

http://www.dossierhamer.it/focolaidihamer.html

Nessun commento:

Posta un commento