Scritto da Salvatore Borsellino |
Sono appena tornato da Padova dove ho partecipato ad un intenso incontro con Benny Calasanzio sul libro "Fino all'ultimo giorno della mia vita" che abbiamo scritto, o meglio che mi ha costretto a scrivere, insieme.
Sto leggendo sul web tutte le discussioni, interpretazioni ed illazioni relative ad un mio intervento sul web favorevole all'elezione di Pietro Grasso alla presidenza del Senato.
Tengo a precisare che questo intervento non c'è mai stato, ci sono stati bensì degli scambi di sms con persone a cui mi sono rivolto per manifestare la mia preoccupazione sulla deprecabile eventualità che, in un parlamento in cui i giovani del M5S hanno portato finalmente un po' di aria fresca e tanta passione, venisse confermato a quella carica una persona come Renato Schifani, socio in passato di personaggi come Antonio Garofalo, in seguito rinviato a giudizio per usura ed estorsione, diBenny D'Agostino, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, e Giuseppe Lombardo, amministratore delle società dei cugini Ignazio e Nino Salvo, esattori di Cosa Nostra e capimafia della famiglia di Salemi, ed egli stesso indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Schifani è stato per anni fedele esecutore degli ordini di Silvio Berlusconi ed è stato egli stesso autore della legge o lodo Schifani che tendeva, prima del recentissimo "lodo Napolitano", ad assicurare l'impunità allo stesso Berlusconi ed è stata utilizzata a questo scopo prima che venisse dichiarata incostituzionale.
Sto leggendo sul web tutte le discussioni, interpretazioni ed illazioni relative ad un mio intervento sul web favorevole all'elezione di Pietro Grasso alla presidenza del Senato.
Tengo a precisare che questo intervento non c'è mai stato, ci sono stati bensì degli scambi di sms con persone a cui mi sono rivolto per manifestare la mia preoccupazione sulla deprecabile eventualità che, in un parlamento in cui i giovani del M5S hanno portato finalmente un po' di aria fresca e tanta passione, venisse confermato a quella carica una persona come Renato Schifani, socio in passato di personaggi come Antonio Garofalo, in seguito rinviato a giudizio per usura ed estorsione, diBenny D'Agostino, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, e Giuseppe Lombardo, amministratore delle società dei cugini Ignazio e Nino Salvo, esattori di Cosa Nostra e capimafia della famiglia di Salemi, ed egli stesso indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Schifani è stato per anni fedele esecutore degli ordini di Silvio Berlusconi ed è stato egli stesso autore della legge o lodo Schifani che tendeva, prima del recentissimo "lodo Napolitano", ad assicurare l'impunità allo stesso Berlusconi ed è stata utilizzata a questo scopo prima che venisse dichiarata incostituzionale.
In quanto a Pietro Grasso, su di lui, di cui ho sempre criticato l'opportunismo, ho espresso già altre volte il mio parere. Se Berlusconi non avesse sollecitato non uno ma credo ben tre provvedimenti legislativi per impedire a Giancarlo Caselli di assumere la carica, che gli sarebbe spettata, di Procuratore Nazionale Antimafia, tre leggi che si possono ben definire "contra personam", Pietro Grasso non sarebbe mai arrivato ad occupare quella stessa carica ed è per questo forse che ha tenuto a ringraziarlo pubblicamente in una intervista alla "Zanzara" proponendo per il governo Berlusconi una medaglia d'oro per il suo impegno nella lotta contro la mafia.
Ma tra una presidenza del Senato affidata ad un personaggio pur criticabile, come Pietro Grasso, o ad un personaggio sicuramente deprecabile come Renato Schifani, credo non ci possano essere dubbi.
E non posso che ammirare quei giovani senatori del M5S che hanno deciso di agire in piena libertà di coscienza per evitare quello che per anni abbiamo dovuto sopportare, la seconda carica dello Stato vilipesa per il fatto stesso di essere occupato da una persona non degna di occuparla. Voglio credere cheBeppe Grillo non voglia dare corso alle minacce di espulsione di cui si sente alla televisione in queste ore. Sarebbe la morte di un sogno sul nascere e sicuramente, per quello che può contare, gli alienerebbe il mio appoggio.
Sintonizzandomi prima, cosa che non faccio spesso, sul TG5 sono stato testimone di un chiaro lapsus freudiano, il conduttore ha detto: una spinta decisiva alla decisione da parte di alcuni dei giovani senatori del movimento è venuta dalla pubblicazione sul web di un appello di "Paolo Borsellino" (sic).
Salvatore Borsellino
Ma tra una presidenza del Senato affidata ad un personaggio pur criticabile, come Pietro Grasso, o ad un personaggio sicuramente deprecabile come Renato Schifani, credo non ci possano essere dubbi.
E non posso che ammirare quei giovani senatori del M5S che hanno deciso di agire in piena libertà di coscienza per evitare quello che per anni abbiamo dovuto sopportare, la seconda carica dello Stato vilipesa per il fatto stesso di essere occupato da una persona non degna di occuparla. Voglio credere cheBeppe Grillo non voglia dare corso alle minacce di espulsione di cui si sente alla televisione in queste ore. Sarebbe la morte di un sogno sul nascere e sicuramente, per quello che può contare, gli alienerebbe il mio appoggio.
Sintonizzandomi prima, cosa che non faccio spesso, sul TG5 sono stato testimone di un chiaro lapsus freudiano, il conduttore ha detto: una spinta decisiva alla decisione da parte di alcuni dei giovani senatori del movimento è venuta dalla pubblicazione sul web di un appello di "Paolo Borsellino" (sic).
Salvatore Borsellino
Nessun commento:
Posta un commento