lunedì 18 marzo 2013

Ruby, accolto impedimento per Berlusconi



La rabbia di Ilda Boccassini: 'In un altro Paese sarebbe un oltraggio, lo è anche qui'


 Ilda Boccassini, pubblica accusa nel processo Ruby

 Il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini


 Milano, palazzo di Giustizia: il pm Ilda Boccassini in aula


MILANO- I giudici del tribunale di Milano hanno accolto il legittimo impedimento avanzato da Silvio Berlusconi, imputato al processo sul caso Ruby e hanno invece respinto quello avanzato dai difensori, la cui assenza è stata ritenuta ingiustificata. Il processo è stato aggiornato al prossimo 25 marzo,cancellate udienze 20-21 marzo.
I giudici nell'accogliere solo l'istanza di rinvio per legittimo impedimento di Silvio Berlusconi dovuta a motivi politici, e non dei suoi legali - tutti e tre impegnati nelle riunioni dei gruppi parlamentari di Camera e Senato per la nomina dei capigruppo - ha ritenuto che l'impegno parlamentare dell'ex premier è uno "dei passaggi fondamentali" e improcrastinabili dell'attività politica del nostro Paese. Pertanto è stato ritenuto "assoluto" l'impegno del senatore Berlusconi. Per quanto riguarda invece, i suoi due legali, gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, secondo il tribunale, avevano la possibilità di nominare come sostituti i numerosi legali che hanno a disposizione nello studio di Padova, avvocati che più di una volta li hanno già sostituiti durante lo stesso processo Ruby. A questo punto il tribunale ritenendo "non opportuno mantenere le udienze" di mercoledì 20 e giovedì 21 marzo, visto anche il deposito dell'istanza di trasferimento del procedimento per legittimo sospetto che dovrà essere valutato dalla Cassazione, ha deciso di rinviare a lunedì 25 marzo.
SENTENZA SLITTA ANCORA, ATTESA CASSAZIONE SU L.SOSPETTO  Con il rinvio al 25 marzo per l'impedimento di oggi di Silvio Berlusconi, e la 'soppressione' di due udienze fissate per questa settimana, slitta ancora una volta la conclusione della requisitoria con la richiesta di condanna nel processo sul caso Ruby. A questo punto, in attesa della decisione della Cassazione sull'ammissibilità o meno dell'istanza di trasferimento del procedimento a Brescia per legittimo sospetto, la sentenza, che era prevista per lunedì prossimo, arriverà forse ad aprile.
'I toni e i modi utilizzati dalla dr.ssa Boccassini stamani in udienza nel processo cosiddetto Ruby, sono davvero inaccettabili e dovranno trovare compiuta valutazione nelle sedi opportune". Lo dichiarano gli avvocati Piero Longo e Niccolò Ghedini, legali di Silvio Berlusconi. "Tale atteggiamento dimostra ancor più, se ve ne fosse bisogno, l'assoluta impossibilità di affrontare serenamente quel processo a Milano", aggiungono i legali. "Si deve fra l'altro ricordare per completezza d'informazione, visto che la dr.ssa Boccassini sembra non conoscere il dato processuale, che i difensori del Presidente Berlusconi avevano già nelle scorse udienze revocato ogni nomina di sostituti e quindi qualsiasi riferimento agli avvocati Perroni e Dinacci è del tutto fuorviante", concludono Longo e Ghedini.
La richiesta di rinviare il processo sul caso Ruby da parte di Silvio Berlusconi e della sua difesa e quindi bloccare ancora una volta la requisitoria "in un altro Paese sarebbe un oltraggio e un disprezzo per la corte e lo è anche qui".L' ha detto Ilda Boccassini chiedendo la respingere istanza di legittimo impedimento di premier e legali.
Ilda Boccassini, che rappresenta la pubblica accusa al processo con al centro la giovane marocchina e di cui l'ex premier venerdì scorso ha chiesto il trasferimento a Brescia per legittimo sospetto, nel chiedere di respingere la richiesta di rinvio per legittimo impedimento di Berlusconi e dei suoi legali-parlamentari, ha sottolineato che le "istanze sono irrispettose nei confronti del collegio e del pm" e che quindi sia invece "consentito alla pubblica accusa, che rappresenta lo Stato, di andare avanti e che si consenta al pm di concludere". Il procuratore aggiunto Boccassini ha sottolineato in particolare che i due legali parlamentari, gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo hanno a disposizione sostituti processuali "del calibro del professor Dinacci" e un calendario "fissato da mesi". Eppure "si consente, probabilmente solo in questi processi, e sono 34 anni che faccio il pubblico ministero, che si possa dire sono altrimenti impegnati. Ma non si sa quali siano gli impegni di Dinacci" e dell'altro sostituto processuale, l'avvocato Giorgio Perroni. Sull' "ennesima richiesta di rinvio", Ilda Boccassini ha affermato che questo "in un altro Paese sarebbe un oltraggio, vilipendio e disprezzo per la corte e lo è anche qui. Chiedo che il processo vada avanti", e che oggi si concluda la requisitoria con la richiesta di condanna già saltata per tre volte a causa dell'uveite e delle complicazioni di Berlusconi. Ora i giudici sono in camera di consiglio.
(ANSA)

Nessun commento:

Posta un commento