sabato 2 marzo 2013
Pd, attacco frontale a de Magistris «città isolata, ha illuso i napoletani». Intervista a Luigi Cimmino
(giuseppe del bello da la Repubblica Napoli) - «DE Magistris lancia un appello alle forze politiche, ma non fa autocritica sulle proprie responsabilità e sulle condizioni in cui si trova Napoli. Trovo inspiegabile questa improvvisa “apertura”». Luigi Cimmino, segretario provinciale del Pd, accusa il sindaco: «La sua responsabilità più grande è essersi messo a capo di un movimento nazionale isolando Napoli sul piano politico». Al primo cittadino che chiede sostegno dopo il travaso di voti ai grillini, Cimmino propone un confronto che non «può basarsi sulla spartizione di incarichi, ma solo su una discussione aperta con i napoletani. Siamo disponibili a dare una mano sulla base di una visione della città e di un programma».
Cosa intende concretamente, Cimmino?
«Vorrei sapere da de Magistris come e su quali problemi intende intervenire. Le elezioni hanno determinato un cambiamento straordinario e la politica ha il dovere di recepirlo. Ancora oggi non è chiaro quale sia l`idea di città del sindaco, quale analisi abbia fatto della situazione e quali siano i problemi che vorrebbe affrontare per primi. Napoli non si governa con le illusioni, come la promessa di portare la differenziata al 70 per cento. De Magistris punta solo sugli eventi, gli manca la concretezza dell`amministrazione quotidiana. E ora ha un’ immagine perdente».
Il sostegno a Rivoluzione civile di Ingroia lo ha distratto?
«Sì, pensando alle elezioni si è distratto dall`amministrazione cittadina. Eppure Napoli soffre. Si avverte un`insofferenza straordinaria, nessuno vede più le periferie, manca un`idea di sviluppo. C`è un rapporto da costruire con le parti vive della città. E visto che lui non se ne fa promotore, toccherà a noi farlo».
Cimmino, anche il Pd ha le sue colpe. Finora avete solo balbettato. Ci voleva un terremoto elettorale per scuotervi.
«E chi lo nasconde. Al di là dei numeri, è innegabile che abbiamo perso le elezioni. Anche nel 2011, alle comunali, subimmo un duro colpo. Nel Paese è in atto un cambiamento che neanche noi siamo stati in grado di percepire. Detto questo, è necessario un rapporto vero con Napoli e con la sua area metropolitana, strutturato su un progetto, un dialogo con le forze vive, giovani, imprese, professionisti. Noi siamo pronti e non si torna più indietro. lo farò a tempo pieno. Da quando sono segretario, dal settembre scorso cioè, il mio ufficio è diventato una prefettura. Primarie, parlamentarie, le elezioni. Ora si cambia agenda».
Ma perché ce l`avete tanto col sindaco?
«Al contrario, è lui che cerca lo scontro e ha fatto tutta la campagna elettorale lanciando accuse gravissime al Pd. Non gli ho risposto perché non vogliamo la rissa. De Magistris ora non può pensare di governare con un appello generico ai partiti in politichese. E non servono certo una Ztl o un “lungomare liberato” a decretare il successo dell`amministrazione. Le isole pedonali sono condivisibili, ma se c`è un efficiente sistema integrato di trasporti e di parcheggi, altrimenti è ovvio che non funzionino. Cosi come sono, non hanno senso né la Ztl né la pedonalizzazione di via Caracciolo».
Il Pd rispetto alle comunali è risalito dal 16 al 25%, ma rispetto alle politiche 2008 ha perso dieci punti. Quali errori ha commesso a Napoli?
«Il dato napoletano e campano rientra nel quadro nazionale. Poi ci sono i nostri errori. Il primo: l`autoreferenzialità. Abbiamo impiegato il tempo a discutere dei membri delle segreterie o dei candidati al parlamento, invece di ascoltare i cittadini. Altro grande errore, la campagna contro il condono edilizio».
Un errore combattere il condono? Questa è una novità per il Pd.
«Siamo chiari. Io non condivido i condoni edilizi. Ma se c`è una legge nazionale fatta dal parlamento, dobbiamo applicarla, ci piaccia o no. Invece l`unica regione che presentò ricorso fu la Campania. Se Bersani, per esempio, facesse approvare una legge sui matrimoni omosessuali, la Lombardia dove ha vinto la destra dovrebbe promulgare una controlegge regionale? Oltretutto, riguardo al condono, noi siamo apparsi come quelli che combattevano non le speculazioni edilizie, ma gli abusi di necessità».
Stavolta il Pd cambierà davvero?
«Sì. Una grande apertura alla società civile. Nuovi dirigenti, tanti giovani, donne. La politica si fa per servizio, non per un obbiettivo personale. Io stesso avrei potuto candidarmi, non l`ho fatto».
Salvatore Auricchio, Candy Candie
http://www.tzetze.it/2013/03/pd-attacco-frontale-a-de-magistris-citt-isolata-ha-illuso-i-napoletani-intervista-a-luigi-cimmino.html
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