Aspettavano delle buone notizie dalla Lombardia, ma la vittoria di Roberto Maroni sembra ormai certa.
Bersani vuol far passare, come tradizionalmente avviene da anni in tutti i partiti, una sconfitta per una vittoria, ma sono pochi a credergli.
Non solo non ha smacchiato il ciaguaro ma Silvio l'ha sbranato.
Basta guardare i visi stravolti dei vertici di via del Nazareno o gli occhi gonfi dei militanti democrat per capire che quello di ieri è stato il fallimento di Bersani.
E adesso si gettano tutti sul cadavere del segretario del Pd che dovrà pagare una campagna elettorale vuota di contenuti e tutta tesa a rincorrere giaguari da smacchiare. Matteo Renzi lo sta aspettando al varco, i riformisti pure. Dal canto suo Bersani temporeggia. Sebbene, prima della fine degli scrutini, avesse promesso un commento sul risultato delle elezioni, a mezzanotte si è limitato a difendere la posizione: "Il centrosinistra ha vinto alla Camera e per numero di voti anche al Senato. È evidente a tutti che si apre una situazione delicatissima per il paese. Gestiremo le responsabilità che queste elezioni ci hanno dato nell’interesse dell’Italia". Punto. Nient'altro. Grazie e arrivederci. Poi, si è di nuovo chiuso col suo staff a macinare sui numeri e sui seggi e a valutare le prossime mosse da fare per riuscire a ottenere una maggioranza.
E da ore si attende la sua conferenza stampa, prima prevista in mattinata, poi alle ore 14, infine alle ore 17.
Chissà se ce la farà a dire qualcosa.
Bersani vuol far passare, come tradizionalmente avviene da anni in tutti i partiti, una sconfitta per una vittoria, ma sono pochi a credergli.
Non solo non ha smacchiato il ciaguaro ma Silvio l'ha sbranato.
Basta guardare i visi stravolti dei vertici di via del Nazareno o gli occhi gonfi dei militanti democrat per capire che quello di ieri è stato il fallimento di Bersani.
E adesso si gettano tutti sul cadavere del segretario del Pd che dovrà pagare una campagna elettorale vuota di contenuti e tutta tesa a rincorrere giaguari da smacchiare. Matteo Renzi lo sta aspettando al varco, i riformisti pure. Dal canto suo Bersani temporeggia. Sebbene, prima della fine degli scrutini, avesse promesso un commento sul risultato delle elezioni, a mezzanotte si è limitato a difendere la posizione: "Il centrosinistra ha vinto alla Camera e per numero di voti anche al Senato. È evidente a tutti che si apre una situazione delicatissima per il paese. Gestiremo le responsabilità che queste elezioni ci hanno dato nell’interesse dell’Italia". Punto. Nient'altro. Grazie e arrivederci. Poi, si è di nuovo chiuso col suo staff a macinare sui numeri e sui seggi e a valutare le prossime mosse da fare per riuscire a ottenere una maggioranza.
E da ore si attende la sua conferenza stampa, prima prevista in mattinata, poi alle ore 14, infine alle ore 17.
Chissà se ce la farà a dire qualcosa.
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