Secondo il “Testo Unico delle Leggi Elettorali – D.P.R. 30 marzo 1957,
n. 361 e successive modifiche” il candidato Silvio Berlusconi non è
eleggibile, in quanto titolare di concessione pubblica radiotelevisiva:
Art. 10, comma 1“coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o di imprese private risultino vincolati con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica, che importino l’obbligo di adempimenti specifici, l’osservanza di norme generali o particolari protettive del pubblico interesse, alle quali la concessione o la autorizzazione è sottoposta”.
Così dice la legge, che deve però
essere applicata dalla Giunta Elezioni della camera del Parlamento
presso cui il candidato s’è presentato.
Finora e da venti anni, che fosse in maggioranza o all’opposizione, il centrosinistra ha sempre votato contro la legalità e permesso che Silvio Berlusconi sedesse, illegittimamente, in Parlamento.
Il 15 marzo prossimo si riunirà la Giunta Elezioni del Senato, presso cui s’è presentato il giaguaro.
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