Da una parte abbiamo un luminare italiano, un ricercatore e oncologo di fama mondiale come Silvio Garattini, anni 96 e una lucidità assoluta.
Dall’altra abbiamo un ministro della “Sovranità alimentare”, Francesco Lollobrigida, il cui più grande merito politico è essere il cognato di Giorgia Meloni.
Da una parte uno che fa parlare la scienza e le evidenze scientifiche.
Dall’altra uno che, per difendere il vino, cita come fonte il famosissimo miracolo di Gesù della “moltiplicazione del vino” (sì, lo ha detto davvero…)
E così il primo, il luminare, gli ha appena dato dalle colonne del “Fatto” una lezione gratuita di scienza, di medicina, di matematica e persino di politica.
“Il vino sottrae 670mila ettari alla forestazione dalla coltivazione di vigne con una produzione di 41 milioni di ettolitri pari a 4,1 miliardi di litri contenenti 492 milioni di litri di alcol etilico, una quantità spaventosa di alcol che contribuisce in modo significativo allo sviluppo di tumori, visto che l’Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato che l’alcol è cancerogeno.
(…) Nel rispetto della tutela della salute, prevista dalla nostra Costituzione, si dovrebbero fornire chiare informazioni ai cittadini, ad esempio, scrivendo sulle bottiglie ‘questo prodotto è dannoso alla salute’, come avviene in Nuova Zelanda, come suggerito recentemente dall’Irlanda e come richiesto da vari appelli della comunità scientifica.
Dato che è cancerogeno non dovrebbe esserne consentita la pubblicità come per le sigarette.
(…) Invece il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, non solo ha detto di non accettare la cancerogenicità dell’alcol ma ha dichiarato che bisogna rompere la criminalizzazione del vino, nonché le follie ideologiche attraverso l’aiuto della scienza rappresentata dal suo ministero. È veramente imbarazzante che si neghi l’evidenza. Intanto il ministero della Salute è muto”.
Perfetto.
Il problema di questo Paese è che uno del livello di Garattini è costretto a spiegare l’ovvio a un ministro che cita come fonte miracoli a caso e nega l’evidenza.
Grazie Professore per la pazienza.
Lorenzo Tosa
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