giovedì 10 aprile 2025

Il diritto di abitare: al via il progetto “Verso Casa”

 7 Aprile 2025

Una casa non è solo un tetto. È il primo luogo in cui una persona può sentirsi al sicuro, accolta, riconosciuta. È a partire da questa consapevolezza che nasce “Verso Casa”, un’iniziativa resa possibile grazie alla scelta del Municipio II di finanziare, a seguito di un percorso di co-progettazione, una rete di realtà del terzo settore per dare concretezza a un diritto spesso dimenticato: il diritto all’abitare.
 
Tra i soggetti coinvolti, la Caritas diocesana di Roma – attraverso l’ente gestore Cooperativa Roma solidarietà (CRS) – insieme all’Associazione PsyPlus, beneficiari di un finanziamento per un progetto diHousing First”, un modello che mette la casa al centro di ogni possibilità di ripartenza. Perché abitare non è solo un bisogno materiale, ma un bene primario, fondamentale quanto la salute, anche se troppo spesso marginalizzato nelle scelte sociali e politiche.
 
“Mettere al centro la casa – spiega Fabio Marini, operatore dell’equipe CRS-PsyPlus di “Verso Casa” – significa riconoscere che ogni discorso sull’essere umano parte dalla dignità. E la casa è dignità: è riposo, sicurezza, libertà, possibilità di scelta”.
 
Le persone coinvolte nel progetto, prese in carico in sinergia con i servizi del Municipio, hanno fatto il loro ingresso una settimana fa negli appartamenti messi a disposizione. Storie difficili, complesse, segnate da dolore e solitudine. Ma storie vive, che meritano di essere ascoltate senza giudizio, perché in esse si riflette tutta la complessità e la bellezza dell’umanità.
 

Progetto Verso Casa

Durante uno dei primi incontri con gli operatori dell’equipe CRS-psyplus nei nuovi spazi, sono gli sguardi a parlare più delle parole. Si illuminano di fronte a gesti semplici: la possibilità di scegliere il proprio letto, accendere una luce, aprire il frigorifero, fare una doccia quando si desidera, cucinare qualcosa di caldo. Gesti che per molti sono quotidianità, ma che per chi ha vissuto in strada rappresentano un ritorno alla normalità, un segno tangibile di rinascita.

“Quante cose si possono imparare da quegli sguardi – racconta Marini –. Ti ricordano che nulla è scontato. Ti fanno riflettere, rabbrividire, comprendere. Non si può immaginare cosa significhi davvero vivere senza casa, ma si può cercare di capire, se si ha il coraggio di ascoltare davvero.”

Tra i momenti più intensi, un uomo anziano, visibilmente commosso, sussurra parole appena udibili, e le sue lacrime sembrano dire: “Stavo per non farcela più…

Un altro chiede a chi appartenesse la casa. Quando scopre che la proprietaria, prima di morire, ha scelto di donarla per questo scopo, aggiunge:

“Avete una sua foto? Vorrei tenerla qui, per ringraziarla ogni giorno.”

Questa volta, a commuoversi è l’operatore.

“Verso Casa” non è solo un progetto: è un cammino di umanità condivisa, dove il gesto concreto di offrire un luogo in cui vivere diventa seme di speranza, memoria viva di solidarietà e riconoscimento della dignità di ogni persona.

Foto di Jakub Żerdzicki su Unsplash

https://www.caritasroma.it/2025/04/il-diritto-di-abitare-al-via-il-progetto-verso-casa/

 

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