-Redazione- Ha indossato un burqa, si è presentata di fronte una scuola e si è fatta consegnare dagli insegnanti una bambina di appena cinque anni, spacciandosi per la madre.
E' iniziato così l'incubo della piccola, una bimba che oggi ha sette anni, rapita e violentata per ore dall'allora 19enneChirstina Regusters, di Philadelphia. La ragazza aveva messo a punto il suo piano dopo aver fatto da baby sitter al fratellino della bimba.
Tutto è avvenuto nel gennaio del 2013: Regusters riuscì a convincere i funzionari della scuola e consegnarle la piccola e, una volta portatala nella propria abitazione, la violentò fino a notte, per poi abbandonarla, sola, in un parco. La madre vera, intanto, aveva già denunciato la scomparsa, terrorizzata da quello che potesse esserle accaduto.
La piccina venne ritrovata in un parco giochi, alle 4.40 dal mattino, da un passante, che subito contattò le forze di polizia che riconsegnarono la bimba alla famiglia. Successivamente, la piccola è stata in grado di permettere la cattura e, ora, la condanna della sua aguzzina.
Interrogata, infatti, la vittima ha ricordato numerosi dettagli di quelle orribili ore, tra cui il verso di un pappagallo nell'abitazione in cui era stata rinchiusa. Animale che, appunto, possedeva Christina. Una volta avviati gli accertamenti, i pubblici ministeri hanno trovato nella cronologia internet del pc della ragazza siti di pornografia infantile nonché anime giapponesi con sevizie su bambini -la piccola ha subito lesioni devastanti-.
La diciannovenne è stata ora condannata: le accuse a suo carico sono rapimento, aggressione aggravata e rapporto sessuale con una minore.
http://www.articolotre.com/2014/09/indossa-il-burqa-e-si-finge-la-madre-di-una-bambina-di-5-anni-per-violentarla/
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