sabato 13 settembre 2014

Come un soldato combatte per la vita


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La fotografa di guerra Anja Niedringhaus immortala i soccorsi prestati a Burness Britt in Afghanistan Dentro l’elicottero medevac (dall’inglese Medical Evacuation, ovvero mezzo utilizzato per le emergenze mediche) in Afghanistan, il caporale dei Marines Burness Britt sanguina copiosamente dal collo.


La fotografa di guerra Anja Niedringhaus immortala i soccorsi prestati a Burness Britt in Afghanistan
Dentro l’elicottero medevac (dall’inglese Medical Evacuation, ovvero mezzo utilizzato per le emergenze mediche) in Afghanistan, il caporale dei Marines Burness Britt sanguina copiosamente dal collo. Lui e altri due marines sono appena stati colpiti da schegge di granata, ma le sue ferite sono le più gravi. Un membro dell’equipaggio cerca di fermare l’emorragia mentre controlla i segni vitali. La fotografa di guerra Anja Niedringhaus, come racconta il Bild, ha immortalato gli istanti in cui il caporale lottava per la vita.
L’INCIDENTE - Un passo falso, un esplosione improvvisa. Schegge incandescenti si diffondono nell’aria fino a colpire un giovane che cade a terra sanguinante. Così è la guerra in Afghanistan. Ogni giorno – negli ultimi dieci anni. Raramente le immagini dei reporter sono giunte così vicine da immortalare un soldato ad un passo dalla morte. È il 4 Giugno 2011, siamo nella provincia di Helmand (a sud dell’Afghanistan). Il soldato dei Marines caporale Britt Burness, 22 anni, conduce una pattuglia di dieci soldati attraverso un campo di grano. È il suo primo incarico in questa provincia, zona in cui già centinaia di americani, inglesi e soldati canadesi hanno perso la vita, per un totale di 2800 morti. Il ragazzo sa perfettamente che sta affrontando una missione pericolosa.
Improvvisamente, una bomba nascosta esplode a pochi metri da Britt. Una scheggia fende lo colpisce sul collo, aprendogli un’arteria. L’onda d’urto dell’esplosione lo lancia in aria, ma il suo unico pensiero in quel momento è sua moglie.
Britt pensa che l’ordigno sia stato attivato a distanza da qualcuno che li ha osservati, ma non può esserne certo.
LE IMMAGINI - Poco dopo atterra sul campo di grano un elicottero di soccorso. Sulla strada verso l’ospedale il caporale Britt lotta contro la morte. Sente una mano che tiene forte la sua, che gli fa coraggio. È la mano della fotografa tedesca Anja Niedringhaus. Per il loro lavoro compiuto in Iraq, la Niedringhaus ha ricevuto il Premio Pulitzer 2010 ed è rimasta ferita in un’esplosione in Afghanistan. Mentre stringe la mano di Britt, ne fotografa la lotta per la sopravvivenza, regalando immagini di incredibile intensità.
“La sua camicia era strappata, la divisa era intrisa di sangue”, racconta la fotografa. “Aveva una spiga di grano attaccata alla camicia. La raccolsi e la misi nella tasca del mio giubbotto antiproiettile. Volevo regalarla un giorno a Britt”.
La Niedringhaus ha raccontato che l’atmosfera sull’elicottero di soccorso era incredibile: nessun urlo di dolore, nessuna parola, solo coraggio. Il caporale Britt, ad un certo punto, si è preoccupato di muovere le gambe per capire se “ci fossero ancora”: appena le ha sentite muoversi, ha sorriso tranquillizzandosi. Pochi giorni fa, la fotografa ha visitato i soldati feriti, ora ricoverati in ospedale negli Stati Uniti. Ha mostrato loro le foto del giorno che si sono incontrati, dopo il terribile incidente.
Il caporale Britt è tornato a casa, ma durante il periodo di degenza in ospedale ha passato momenti estremamente difficili: è stato colpito da diversi ictus e i medici hanno dovuto aprire il cranio per rimuovere grumi di sangue. Tutt’oggi ha grosse difficoltà a parlare e il lato destro del suo corpo è parzialmente paralizzato.
Il giovane al momento indossa un caschetto che protegge la parte di cranio operata, dove i medici hanno dovuto rimuovere l’osso per diminuire la pressione sul cervello.
Nonostante quello che ha passato, l’intenzione di Britt è di tornare tra i Marines, che definisce come la propria famiglia.
Questa è una delle tante storie della guerra in Afghanistan.
http://www.giornalettismo.com/archives/182601/come-un-soldato-combatte-per-la-vita/

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