Il nuovo codice della strada continua a far discutere e i suoi effetti stanno ricadendo sui produttori di alcolici e i ristoratori. «Tolleranza zero» è lo slogan del nuovo codice che non transige per chi si mette al volante dopo aver consumato bevande alcoliche. Infatti, ci sono regole e pene più severe e stringenti per chi non rispetta la normativa. Come detto, l'effetto ricade anche sui ristoratori. I clienti, ora, limitano l'uso di acol. A conferma di ciò ha parlato il noto chef tv Giorgio Barchiesi, noto a tutti come «Giorgione», che è da anni alla conduzione di diversi programmi televisi su Gambero Rosso.
Una cucina tradizionale, in cui cerca di far gustare ai telespettatori i sapori più genuini della nostra tradizione. Lo chef, però, è anche il proprietario di vari ristoranti. Il più noto è «Alla via di Mezzo» situato in Umbria, precisamente a Montefalco, territorio famoso per il suo prestigioso vino, il Sagrantino. Come raccontato a Open, «Giorgione» ha dovuto fare i conti con gli effetti del nuovo codice della strada: i clienti consumano molto meno vino.
Il consumo di vino
Gli affari sembrano andare a gonfie vele per il famoso chef televisivo, ma senza dubbio la riduzione della vendita di vino è un fattore da considerare: «Non mi posso lamentare, è tutto prenotato fino ad ottobre del prossimo anno. Però sì, il nuovo Codice della strada si fa sentire, e al massimo prendono una bottiglia di vino in 18».
Giorgione ha spiegato, nel dettaglio, di quanto si sia ridotta la vendita di vino: «Il problema vero è che il vino inizia a non vendersi più. In pochi giorni il consumo e quindi per noi la vendita si è più che dimezzata: si è tri-mezzata. O non bevono o appunto prendono una bottiglia in 18».
I clienti temono il ritiro della patente, e come affermato dallo chef evitano i vini ad alta gradazione alcolica: «Tutto ciò ha colpito i vini buoni, e per noi proprio il Sagrantino che ha una gradazione alcolica più elevata. Hanno paura di prendersi qualche legnata e non posso proprio dare loro torto».
Il nuovo codice della strada è in vigore dal 14 dicembre, l'effetto sui clienti è stato immediato: «Non so se durerà di più o se poi l’effetto psicologico di questi giorni si stempererà».
La paura e il clima pesante
Alcuni ristoratori, per cercare di risolvere il calo delle vendite, hanno pensato di mettere a disposizione dei clienti un servizio molto impegnativo: riaccompagnare loro stessi a casa i clienti. Per Chef Giorgione è un'opzione da escludere: «Da noi a Montefalco si viene spesso con la propria auto, impensabile organizzare un servizio per questa clientela. Si è creato certamente un clima pesantino, e mi spiace perché la mia vita è legata al cibo e al buon bere al di là delle prenotazioni al mio ristorante di cui non possono proprio lamentarmi».
"Giorgione", però, ci tiene ad avvisare i suoi clienti sugli eventuali pericoli: «Ricordo a tutti che se si beve poi non ci si può mettere alla guida. E magari suggerisco di bere quel bicchiere all’inizio del pasto, in modo che sia possibile smaltirlo prima di rimettersi in viaggio. Un goccetto per uno non fa male a nessuno. Un bicchiere per uno nemmeno, due probabilmente inizia a diventare un problema. Vedo che c’è grande paura, ma anche un po’ di esagerazione. Però attenzione perché al popolo italiano puoi fare passare provvedimenti restrittivi quando necessari. Ma se lo prendi sul cibo e sul vino…».
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Bossi71
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