giovedì 22 agosto 2024

Roberto Baggio

 


“Provo un'invidia assoluta per chi può ancora giocare. A me giocare a calcio piaceva proprio tanto. 

Ogni tanto mi capita di pensare alla gioia che mi dava il fare certe cose con la palla. Ma anche la fatica degli allenamenti, quella fatica che ti fa star bene... Quella sensazione di appagamento per avere lavorato con impegno.


Se faccio ancora qualche partitella fra amici? 

Ho chiuso definitivamente dopo la partita a Roma per Papa Francesco, nel 2014. 

C’era anche Maradona e volevo far bella figura. 

Per tre mesi sono andato a Bologna, tre volte alla settimana, per giocare almeno un tempo. 

Nell’ultimo giorno di allenamento ho pensato bene di tirare cinque punizioni. 

Alla terza mi sono strappato. 

Sono andato a Roma che non camminavo, ma ho giocato comunque un tempo perché mi ero preso un impegno. 

Ho dovuto dire: mai più.


Se accetterei un’offerta spaziale del calcio arabo? 

Non lo so. 

Ai miei tempi ho ricevuto offerte importanti dalla Spagna e poi soprattutto dal Giappone. 

Ma io avevo un chiodo fisso che era la Nazionale. 

Ho voluto restare in Italia per conquistare sempre la maglia azzurra. 

Ecco, in Giappone ci volevo andare, ma ai Mondiali del 2002”. 


[Roberto Baggio]


Fonte: Sportweek


📷 Serie A - Operazione Nostalgia

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