sabato 4 maggio 2024

Zuckerberg è diventato un problema democratico!

 


Qui non si arretra di un centimetro.


Oggi Marco ha depositato un’interrogazione parlamentare diretta al Governo sulla “vicenda Meta” (ex Facebook), che vivaddio sta finalmente venendo a galla.


Una multinazionale straniera, non europea, che di punto in bianco ha deciso di voler iniziare a controllare i flussi d’informazione politica prima su Facebook e ora su Instagram, decidendo arbitrariamente quali far vedere e quanto. Il tutto senza spiegare come e perché.


In questo, la cosa grottesca (e grave) è che la multinazionale si è proprio arrogata il diritto di decidere per tutti noi cosa dobbiamo vedere e cosa no. Peggio: cosa "valga il nostro tempo". Lo spiega proprio lei nelle comunicazioni su questa policy: per gli utenti è Meta a determinare “ciò che è informativo, significativo o vale il tuo tempo”. Noi siamo tutti dei bambini, dunque. Non in grado di scegliere cosa leggere e cosa approfondire. Decide Meta cosa vale il nostro tempo.


È tutto surreale, grottesco e pericoloso.


La Commissione Europea dopo che le abbiamo condiviso i dati su quanto sta facendo Meta ha finalmente aperto un’indagine. Ci sono ora due pdl depositate e ben due interrogazioni fatte. Ma non è finita qui. Questa situazione è – ripeto – PERICOLOSA e deve essere risolta in fretta.


In una democrazia non è una multinazionale a dirigere l’opinione pubblica, ma la gente.

Leonardo Cecchi 

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