Questo è un piatto semisconosciuto -in parte- in Italia, ma che negli USA è considerato una vera leggenda, tanto da celebrarlo con il “Fettuccine Alfredo Day”, che cade oggi, 7 febbraio.
Tutto comincia a Roma, nel 1908, in via della Scrofa, allorquando Alfredo Di Lelio, vedendo sua moglie Ines debilitata per la gravidanza, prepara per lei un piatto ricostituente, con tre soli ingredienti: fettuccine, burro e parmigiano.
Un vero e proprio gesto d’amore, un piatto speciale nella sua semplicità, tanto che Ines suggerisce di inserirlo nel menu del ristorante di famiglia.
Le fettuccine riscuotono così tanto successo che Alfredo, nel 1914, apre il suo ristorante: “Alfredo alla Scrofa”.
Nel 1920, poi, due divi di Hollywood, Douglas Fairbanks e Mary Pickford, in luna di miele in Italia, provano il piatto e ne restano folgorati.
È questo il momento in cui il piatto simbolo del ristorante romano diventerà una vera e propria leggenda negli USA.
I due, infatti, di ritorno dal viaggio, raccontano della loro esperienza gastronomica ai colleghi del mondo del cinema e della musica, ed inviano poi ad Alfredo, in segno di affetto, una coppia di posate d’oro con tanto di dedica.
Da lì, e nel corso degli anni, la fama delle fettuccine Alfredo si diffuse rapidamente negli Stati Uniti.
Una vera e propria icona, che molti ristoranti americani hanno provato a replicare, sebbene, il più delle volte, con maldestri risultati e non senza improbabili aggiunte.
Nonostante ciò, depositari della storia che ha reso grande questa ricetta, restano due ristoranti romani, che convivono e se ne contendono la paternità a pochi metri di distanza:
il già citato “Alfredo alla Scrofa” che, nel 1943, il buon Alfredo fu costretto a vendere, in tempo di guerra, ai suoi camerieri storici, tra i primi “mantecatori” ufficiali, e attualmente guidato dagli eredi di questi, Mario Mozzetti e Veronica Salvatori;
e “il Vero Alfredo” , a piazza Augusto Imperatore, aperto sempre da Alfredo Di Lelio insieme a suo figlio Armando, nel 1950, e attualmente gestito da Ines Di Lelio, che porta il cognome di Alfredo e il nome della nonna Ines, alla quale erano state preparate le prime fettuccine.
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