domenica 28 settembre 2014

Felice Casorati, ritratti e disegni

Dal 25/10 65 opere alla Fondazione Ferrero di Alba (Cn)


(foto: ANSA)






 ROMA - Con 65 opere, provenienti per la maggior parte da musei italiani e internazionali, la Fondazione Ferrero di Alba (Cn) celebra la grande pittura di Felice Casorati. L'ampia antologica sarà allestita nella sede della Fondazione dal 25 ottobre all'1 febbraio e verrà affiancata in contemporanea alla Gam di Torino dall'esposizione di una selezione di disegni custoditi nella Galleria. Intitolata 'Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe', la mostra è curata da Giorgina Bertolino, coautrice del Catalogo Generale dei dipinti dell'artista, che ha voluto illustrare sia per il largo pubblico di appassionati sia per gli esperti lo stato della ricerca, la storia pubblica, nonché l'accoglienza internazionale alla pittura di Casorati dagli anni '10 ai '50 del '900. Un lungo lavoro che ha permesso, quale risultato, di riportare per l'occasione in Italia alcuni dipinti che lasciarono il paese agli inizi del secolo e quindi mai esposti prima. Del resto, delle 65 opere in mostra ben 45 provengono da musei e istituzioni nazionali e internazionali, fra cui appunto la Gam di Torino (depositaria della più ampia collezione pubblica di opere di Felice Casorati), la Gnam, il Museo del Novecento di Milano, Ca' Pesaro, il Mart, la Nationalgalerie di Berlino, il Centre Pompidou, il Detroit Institute of Arts, il Museum of Fine Arts di Boston, , il Museo d'Arte Contemporanea di San Paulo. La mostra di Alba raccoglie dunque un nucleo di opere filologicamente coerenti rispetto alla provenienza e alla storia delle mostre cui Casorati partecipò, con dipinti che furono acquisiti o esposti all'estero o nelle sale della Biennale di Venezia, individuate dalla curatrice tra quelle che l'artista stesso, durante la sua lunga carriera artistica, scelse di presentare in contesti internazionali. Considerato uno dei maestri dell'arte italiana del '900, Casorati fu protagonista di quel rinnovamento del linguaggio espressivo che ebbe uno spazio di scambio e di confronto proprio nelle Biennali veneziane e nelle esposizioni europee e americane. Se partecipò a importanti rassegne celebrative come le Esposizioni per il Centenario argentino di Buenos Aires e per il Centenario dell'Indipendenza di Santiago del Cile (1910), le Esposizioni universali di Barcellona (1929) e di Bruxelles (1935) fino all'Esposizione Internazionale di Parigi (1937) e a numerose mostre dedicate all'arte italiana contemporanea, in particolare a quelle itineranti del movimento artistico Novecento, sono le Biennali veneziane a costituire il punto privilegiato d'osservazione. Nelle sale della Fondazione Ferrero saranno infatti documentate le edizioni cui Casorati prese parte (compresa quella postuma del 1964) attraverso singole opere o nuclei cospicui, ciascuno di cinque, sette dipinti. E il percorso espositivo prende avvio dal Ritratto della sorella Elvira, che segnò l'esordio dell'artista sulla laguna nel 1907, avviando la sua prima stagione pittorica, caratterizzata da quadri con figura che, secondo canoni ancora naturalistici, declinano il tema delle età femminili. Tra questi, 'Le vecchie comari' (1908), inviato due anni dopo a Santiago del Cile, 'Le ereditiere', esposto alla Biennale del 1910, Bambina su un tappeto rosso presentato nell'edizione del 1912, dove fu acquistato dal governo belga. Accanto ad alcuni dei più celebri capolavori , come 'Ritratto di Maria Anna De Lisi', 'Tiro al bersaglio', 'Le uova sul cassettone', la mostra allestirà una vera e propria 'galleria di ritratti': quelli dedicati alla moglie Daphne Maugham, al mecenate Riccardo Gualino e ai suoi familiari, al pianista e compositore Alfredo Casella, alla danzatrice russa Raja Markmann, a Hena Rigotti, all'ingegner Gino Beria, ai coniugi tedeschi Kurt ed Elisabetta Wolff (il cui ritratto giungerà dalla Pinakothek der Moderne di Monaco di Baviera), al pittore e allievo Riccardo Chicco (dal Museum of Fine Arts di Boston). Familiari, amici, intellettuali, artisti che facevano parte dell'ambiente culturale e cosmopolita frequentato dall'artista negli anni '20. Tra le altre opere esposte, si potranno ammirare il 'Concerto', 'Ritratto di fanciulla', 'Pomodori', 'Venere bionda' (dal Centre Pompidou). Per la prima volta in Italia e provenienti dal Detroit Institute of Arts, il 'Ritratto di mia moglie' (esposto al Premio Carnegie nel 1933 e nel 1936) e 'Icaro'. Allestiti infine in un'apposita sezione i minuscoli disegni progettuali con cui Casorati era solito tracciare, con pochi segni essenziali, le idee e le varianti dei suoi futuri dipinti. Si tratta della preziosa serie di album conservata alla Gam di Torino, che a sua volta presenterà nella Wunderkammer della Galleria una selezione di disegni di Felice Casorati provenienti dal Gabinetto Disegni e Stampe del museo.

(ANSA) 

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