La Lega: “Saviano la smetta di dire sciocchezze sulla Lega”
Milàn – “Assolutamente demenziale”. E’ questa la valutazione che l’eurodeputato leghista Mario Borghezio (foto) fa dell’ultima uscita anti-leghista di Roberto Saviano, l’autore di Gomorra, un libro che, come suggerisce la rima, ha per oggetto la camorra. E anche il viceministro Roberto Castelli interviene: “Dice sciocchezze sulla Lega. Saviano la smetta, perché gli antimafia a pagamento sono sempre meno credibili”. Lo scrittore, che ha ottenuto un notevole successo mediatico e persino una mega scorta, aggiunge un altro tassello al puzzle delle sue “polemiche padane”: da Vanity fair Saviano tira in ballo la Lega, colpevole di “aver sempre detto che certe cose al Nord non esistono”. Insomma, un Carroccio superficiale, e qualcuno potrebbe pensare ad un movimento politico quasi omertoso. Dichiarazione che Mario Borghezio liquida con sarcasmo.
MISURE COLONIALI. “Attribuire alla Lega Nord una pur minima responsabilità circa le infiltrazioni delle mafie al Nord, come fa Saviano, è assolutamente demenziale. Sarebbe come attribuire agli Indiani la responsabilità della diffusione dell’alcolismo nelle riserve dei nativi americani…”, ironizza l’eurodeputato. “Chi se non noi – continua – e, prima di noi, i movimenti autonomisti pre-Lega dal Piemonte al Veneto, denunciò fin dall’inizio la pericolosità e la natura coloniale di misure come il soggiorno obbligato, propedeutiche alle infiltrazioni mafiose al Nord?”. “Chi, se non noi – continua Borghezio -, già nella commissione antimafia di Violante batté per anni su questo chiodo, trovando ostacolo specie da parte degli attuali amici politici di Saviano?”.
AGIBILITA’ POLITICA. Il problema di certe affermazioni, secondo Borghezio, è la mancanza di adeguata informazione. “Se Saviano conoscesse un po’ meglio ciò di cui parla – sottolinea l’europarlamentare -, saprebbe bene che per molti decenni proprio nei municipi del Nord amministrati dai suoi attuali amici hanno trovato agibilità politica e di affari le numerose famiglie calabro-siculo-campane i cui cognomi e le cui facce lombrosiane non sono certamente rari nella nomenclatura politica locale delle sinistre”. Certamente la Padania non è terra fertile per le mafie, e i padani non si prestano a far da truppe cammellate del malaffare; nondimeno lo Stato romano ha favorito la “contaminazione” di un corpo sociale che, tuttavia, resta sano. Tutto qui.
SOGNO LEGHISTA. Non è la prima volta, d’altro canto, che Saviano la dice grossa sui padani. Proprio Mario Borghezio, peraltro in buona compagnia con Umberto Bossi, viene raffigurato dallo scrittore in maniera non propriamente lusinghiera; in un articoletto intitolato “Un sogno leghista”, il napoletano sogna l’esponente del Carroccio che, in un comizio, promette ai meridionali le “conquiste” dei padani: “Da oggi – dice Borghezio secondo Saviano – anche voi lavorerete venti ore al giorno, vivrete con i fucili dentro casa e potrete sparare ad ogni albanese e negro del cazzo. Oggi siete a pieno titolo Padani!”.
VERI MILANESI. In tempi più recenti, Saviano aveva affermato che “i meridionali sono i veri milanesi”, riferendosi a quelli immigrati sotto la Madunina. Per l’occasione fu il viceministro Roberto Castelli a replicare: “L’ultimo maestrino arrivato, di cui sentivamo tanto il bisogno, è l’ennesimo professionista dell’antimafia, Saviano, il quale viene da una terra che per condizioni politiche e sociali, sicuramente ha molto da insegnare. Meriterebbe una risposta più secca. Ma siamo a Natale e l’ineludibile bonomia lombarda mi fa soltanto esprimere un invito: ‘ma va a ciapà i ratt’”.
MELE MAFIOSE. Ancora, nel giugno scorso, l’autore di Gomorra, aveva dichiarato che le mafie stanno brigando per mettere le mani sulle mele trentine. Alla richiesta di spiegazioni da parte degli investigatori, lo scrittore aveva parecchio ridimensionato le sue affermazioni spiegando che la sua intenzione era quella di “sensibilizzare con un effetto choc”. Anche qui, leghisti incavolati: “Non è mica stato simpatico Saviano a raccontare cose simili. Ha preso un sacco di soldi per venire e poi ha sparato sulle nostre mele!”, ha protestato il consigliere provinciale leghista Luca Paternoster, mentre il presidente della Lega Nord Trentino, Alessandro Savoi, lo ha rimproverato per “i costi per lo Stato che lievitano ulteriormente quando si è costretti a rincorrere notizie infondate”.
Lussana: “Da lui non prendiamo lezioni antimafia”
Roberto Saviano che sale in cattedra e bacchetta la Lega perchè non avrebbe denunciato i tentativi di infiltrazione mafiosa in Padania? Una accusa surreale, fatta da chi non conosce le battaglie di tanti esponenti leghisti, ad esempio contro il confino dei boss nelle regioni padane. Lo ribadisce il vicepresidente del gruppo della Lega Nord alla Camera, Carolina Lussana, che sottolinea: “Non accettiamo lezioni di legalità dal signor Saviano. Le sue affermazioni non corrispondono alla realtà visto che la Lega evidenzia da molto tempo il rischio di infiltrazioni delle associazioni mafiose al nord”.
E Lussana ricorda i successi senza precedenti ottenuti sul fronte antimafia dal ministro Maroni che, inoltre, “ha avviato un’operazione mirata contro le infiltrazioni della ‘ndrangheta nell’Expo. Per quanto riguarda le nostre amministrazioni – conclude Lussana -, la linea politica portata avanti dalla Lega è netta: nessuna tolleranza con chi si dovesse macchiare di connivenze con le mafie”.
All’attacco di Saviano contro la Lega hanno risposto anche Mario Borghezio (“Attribuire alla Lega Nord una pur minima responsabilità circa le infiltrazioni delle mafie al Nord, come fa Saviano, è assolutamente demenziale”), Roberto Castelli (“Dice sciocchezze sulla Lega. Gli antimafia a pagamento sono sempre meno credibili”), Paolo Grimoldi (“Scrivere di mafia arricchendosi è cosa ben diversa dal contrastarla”) e altri esponenti del Carroccio.
Grimoldi: “Si è già fatto abbastanza pubblicità”
Monscia – Paolo Grimoldi, deputato monzese della Lega Nord e coordinatore federale del Movimento giovani padani respinge le illazioni sul preteso silenzio della Lega Nord di fronte ai tentativi di penetrazione mafiosa in Padania. “Saviano – afferma – si è già fatto pubblicità con il Sud, ora almeno ci risparmi le lezioni sul Nord. Scrivere della mafia, arricchendosi, è cosa ben diversa dal contrastarla, come hanno fatto e fanno, rischiando la pelle, Castelli e Maroni e tanti altri”. “Forse Saviano – continua Grimoldi – non sa che la Lega non ha mai fatto mistero delle infiltrazioni, agevolate anche dalle assurde norme sul confino. Le ha sempre denunciate e contrastate. La Lega in Lombardia è garanzia che la mafia verrà spazzata via, prima ancora che il Saviano di turno abbia il tempo di scriverne un libro”.
Castelli: “Antimafia a pagamento meno credibili”
Lecch – “Leggo dalle agenzie di stampa che Saviano fa alcune domande sulla Lega e si chiede perchè non rispondiamo. Rispondo subito. Saviano è accecato e reso sordo dal suo inopinato successo e dai soldi che gli sono arrivati in giovane età”. Roberto Castelli, viceministro della Lega nord, interviene sull’incredibile attacco alla Lega fatto dallo scrittore Roberto Saviano in un’intervista a Vanity Fair. “La Lega – afferma Saviano – ci ha sempre detto che certe cose al Nord non esistono, ma l’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Lombardia racconta una realtà diversa. Dov’era la Lega quando questo succedeva negli ultimi dieci anni laddove ha governato. E perchè, adesso non risponde?”.
Ma la Lega risponde a Saviano, eccome. “Unica sua scusante rispetto alle sciocchezze che dice sulla Lega – ribatte Castelli – è che, quando noi combattevamo contro la sciagurata legge del confino obbligatorio che tanti guai ha portato al Nord, aveva ancora i calzoni corti. Se nulla sa – continua l’ex Guardasigilli – della storia della Lombardia, vada a rileggersi la storia della battaglia che la Lega fece a Lecco a iniziare dal ’93 contro i clan della ‘ndrangheta. Atti amministrativi precisi, fatti concreti. Non ci siamo limitati a scrivere quattro cose e a partecipare a quattro conferenze. Nè siamo diventati ricchi per questo. Abbiamo corso solo rischi. Infine un invito: vediamo che continua a fare pubblicità al suo libro”. Poi l’ultima stoccata, relativa agli incassi multimilionari del paladino (peraltro uno dei tanti) con scorta: “La smetta, perché gli antimafia a pagamento sono sempre meno credibili”.
Red
http://infosannio.wordpress.com/2010/07/28/mafia-saviano-contro-la-lega-borghezio-accuse-demenziali/
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