Isis minaccia di uccidere ostaggio francese
Jihadisti lanciano nuovo messaggio: "Uccidete tutti i miscredenti"
Rifugiati curdi fuggiti in Turchia (foto: EPA)
Curdi siriani rifugiati in Turchia, in fuga da Isis (foto: EPA)
Un gruppo legato all'Isis ha rivendicato oggi con un video il rapimento di un francese in Algeria e ha minacciato di ucciderlo entro 24 ore se la Francia non fermerà i raid contro i jihadisti in Iraq. Nel video si mostra l'ostaggi, Hervè Pierre Gourdel, che chiede al presidente Hollande di farlo uscire da questa situazione. Il gruppo jihadista algerino "Jund al-Khilafa" (I soldati del Califfato) che ha rivendicato il rapimento del cittadino francese, ha fatto professione di fedeltà all'Isis. Nel video si vedono due uomini seduti armati di kalashnikov e mascherati con in mezzo l'ostaggio francese. L'uomo dice di essere originario di Nizza e di essere una guida di montagna. Precisa di essere arrivato in Algeria sabato e di essere stato rapito domenica sera. La rivendicazione del gruppo armato giunge a poche ore dall'ultimo messaggio dell'Isis in cui si chiede di uccidere "i miscredenti americani e europei - soprattutto uno sporco francese".
Nuove minacce a Occidente. Raid chimico in Iraq "Attaccate i civili" e "uccidete i miscredenti in qualunque modo possibile e immaginabile". E' l'ultima agghiacciante minaccia che l'Isis invia all'Occidente. Un delirante messaggio audio di 42 minuti del portavoce dello stato islamico, Abu Muhammed al Adnani, che fa seguito ai video diffusi nei giorni scorsi dalla propaganda jihadista nel quale si indicano tutti gli obiettivi del Califfato. A cominciare da Roma, non come luogo fisico, ma 'cuore' del 'nemico crociato', capitale dell'Occidente cristiano: nel messaggio infatti non viene mai citata direttamente l'Italia. "Conquisteremo la vostra Roma, spezzeremo le croci e faremo schiave le vostre donne, con il permesso di Allah": minaccia al Adnani che pronuncia parole particolarmente violente anche contro il presidente Usa Barack Obama, definito "il ciuco degli ebrei" e chiamato tre volte "vile". L'incubo Isis ha già provocato l'esodo di almeno 130.000 curdi in fuga dalla Siria alla Turchia, per quella che si preannuncia come una nuova crisi umanitaria. Mentre alcuni deputati di Baghdad denunciano un attacco con armi chimiche a nord di Falluja, in cui sarebbero rimasti uccisi, asfissiati, almeno 300 soldati. Una notizia che, se confermata, rappresenterebbe un'inquietante escalation del conflitto.
(ANSA)
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