sabato 13 settembre 2014
Abruzzo, il mito di Pandora è un murales
Capelli raccolti e la spalla sinistra scoperta dalla veste che scende leggera. Si presenta così Pandora, ricurva su se stessa con quell'aria curiosa che la caratterizza da secoli. Da quando Esiodo, con "Le opere e i giorni", la introdusse nella mitologia greca. Solo che questa volta non è intrappolata in un quadro, ma dipinta sulle pareti di una casa e tra le mani non ha il classico vaso, bensì una finestra da cui libera tre grandi corvi neri. "La radice del male" è il murale in bianco nero realizzato dallo street artist MP5 sulle pareti di una casa disabitata a Mosciano Sant'Angelo, paesino alle pendici dell'Abruzzo. È alto sei metri e largo quattro, occupa un'intera parete e per completarlo ci sono voluti due giorni di lavoro ininterrotto. Un'opera completamente inserita nel paesaggio circostante, con il vestito che scende sul marciapiede e i corvi che volano liberi verso le pareti delle case vicine. Secondo la mitologia greca, aprendo lo scrigno, Pandora libera i mali fino a quel momento sconosciuti all'umanità: vecchiaia, gelosia, malattia, pazzia e il vizio. Ma non fa in tempo a liberare la speranza che resta intrappolata in fondo al vaso. "Nell'ultimo anno - dice lo street artist MP5 - ho scelto di unire mitologia greca e arte urbana perché, utilizzando l'elemento mitologico, posso esprimere metaforicamente concetti politici e sociali preservando l'aspetto monumentale proprio dell'arte pubblica". I murales di MP5 hanno superato i confini nazionali raggiungendo Parigi e Lugano, dove a ottobre verrà inaugurata una mostra di dipinti all'Ego Gallery
(a cura di Marisa Labanca)
http://www.repubblica.it/speciali/arte/gallerie/2014/09/11/foto/il_mito_di_pandora_colora_l_abruzzo-95515596/#1
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