sabato 13 settembre 2014

1. LA VERA NOTIZIONA ARRIVA DA ABU DHABI, SEDE DEL FONDO MUBADALA CHE CONTROLLA ETIHAD: GLI EMIRI NON PENSAVANO CHE MONTEZEMOLO, FUTURO PRESIDENTE DI ALITALIA-ETIHAD, SAREBBE STATO CACCIATO A CALCI E ORA LO CONSIDERANO “UNA STELLA CADENTE” - 2. PER CARITÀ, ALLA FINE BELLICAPELLI RIUSCIRÀ EGUALMENTE A SEDERSI SULLA POLTRONA DI PRESIDENTE DELL’ALITALIA, MA AD ABU DHABI SI SONO SENTITI TUTTI UN PO’ PRESI PER IL CULO - 3. PER LORO FERRARI È UN NOME MAGICO ED ERANO CONVINTI CHE MONTEZEMOLO SI SAREBBE FATTO DA PARTE VOLONTARIAMENTE, MAGARI RESTANDO COMUNQUE NEL CDA DI MARANELLO. - 4. MONTEZEMOLO HA FATTO L’ERRORE DI MOSTRARSI TROPPO AVIDO E UNA SETTIMANA PRIMA DI MONZA HA SPARATO UNA RICHIESTA SUPER-ESOSA PER ANDARSENE DA MARANELLO. E MARPIONNE HA APPROFITTATO DEI GIORNALISTI PRESENTI A CERNOBBIO PER FAR VEDERE CHE LUI È UNO CHE FA SUL SERIO. E SE VUOL CACCIARE QUALCUNO, LO CACCIA SU DUE PIEDI




MONTEZEMOLO E MARCHIONNE ALLA FERRARIMONTEZEMOLO E MARCHIONNE ALLA FERRARI
DAGOREPORT

Ragazzi, è necessario che vada io in Ferrari, perché vari banchieri mi hanno spiegato che qualunque altra soluzione non verrebbe capita da Wall Street e la Borsa ci punirebbe…

Mubadala bigMUBADALA BIG
Ha giocato pesante, Sergio Marchionne, per portarsi a casa la presidenza del Cavallino rampante, e alla fine ce l’ha fatta: Yaki e Lapo Elkann, che aspiravano alla prestigiosa poltrona, aspetteranno tempi migliori. Ma la vera sorpresa è quella che arriva da Abu Dhabi, dove ha sede quel fondo Mubadala che controlla Etihad: gli emiri non pensavano assolutamente che Luca Cordero di Montezemolo, futuro presidente di Alitalia-Etihad,  sarebbe stato cacciato a calci in culo in mondovisione e ora lo considerano “una stella cadente”.
montezemolo ad abu dhabi con Khaldoo Al MubarakMONTEZEMOLO AD ABU DHABI CON KHALDOO AL MUBARAK
Mubadala UnknownMUBADALA UNKNOWN

Montezemolo Sergio MarchionneMONTEZEMOLO SERGIO MARCHIONNE
Per carità, alla fine Luchino di Monteprezzemolo riuscirà egualmente a sedersi sulla poltrona di presidente dell’Alitalia, ma ad Abu Dhabi si sono sentiti un po’ presi per il culo. Per loro Ferrari è un nome magico (non a caso organizzano la gara di Formula 1 e hanno costruito il parco giochi Ferrari World) ed erano convinti che Montezemolo si sarebbe fatto da parte volontariamente, magari restando comunque nel cda di Maranello. Era quello che gli aveva fatto intendere il diretto interessato, motivo per il quale adesso c’è chi si sente un po’ preso per i fondelli.
MontezemoloMONTEZEMOLO

Oltre a tutto Montezuma non è stato sostituito da un membro della famiglia Agnelli-Elkann, cosa che ad Abu Dhabi avrebbero potuto anche capire, ma il suo posto è stato preso dal supermanager Marchionne, il che rappresenta ai loro occhi uno schiaffone totalmente imprevisto.

E veniamo al dietro le quinte della cacciata di Luchino. Come detto Marchionne ha stoppato le ambizioni dei fratelli Elkann facendo loro capire che il ritornello in fondo è quello di sempre: se vogliono i soldi e la salvezza dell’impero, questa passa sempre dal conducador Sergio. Quindi si fa come dice lui.
Sergio Marchionne e Luca di MontezemoloSERGIO MARCHIONNE E LUCA DI MONTEZEMOLO

E lui ha le idee chiare anche sui veri nemici della Fiat, tanto da non attribuire particolare importanza neppure allo stesso Montezemolo. Per il manager dal pulloverino sgualcito il vero nemico di quel che resta del Lingotto si chiama Diego Della Valle, sempre pronto a lanciare accuse acide e velenose. Della Valle si esercita sulla scarsa italianità di Marchionne? Ecco che lui gli dimostra a stretto giro di posta quanto è “italiano” insediandosi sull’italianissima poltrona della Ferrari. Al posto del suo compagnuccio di merende.

montezemolo ad abu dhabi 3MONTEZEMOLO AD ABU DHABI 3
Del resto già un anno fa Marchionne aveva avvertito Kaki Elkann che il loro vero nemico era Mister Tod’s e lo aveva fatto ribadendo il suo fermo consiglio: usciamo da Rizzoli-Corriere della Sera, anche perché nessun azionista americano può capire che cosa se ne faccia la Fiat di due giornali.

I giornali, però, Marchionne ha saputo usarli bene. E non solo per tutti quegli annunci che ne fanno il degno “competitor” di Matteo Renzi quanto ad “annuncite”. Quando ha voluto chiudere la partita con Montezemolo, Marchionne lo ha fatto a mezzo stampa dalla platea di Cernobbio.
montezemolo ad abu dhabiMONTEZEMOLO AD ABU DHABI

Montezemolo ha fatto l’errore di mostrarsi avido, troppo avido e una settimana prima di Monza ha sparato una richiesta super-esosa per andarsene da Maranello. Era anche convinto che le cose, per le Rosse, sarebbero andate un po’ meglio a Monza. Invece sono andate malissimo e Marchionne ha approfittato dei giornalisti presenti a Cernobbio per imprimere l’accelerazione finale e far vedere a tutti che lui è uno che fa sul serio. E se vuol cacciare qualcuno, lo caccia anche rapidamente.
MubadalaMUBADALA

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