Innalzamento temperature e guerre civili binomio dimostrato da studi americani (Guerriero del Risveglio)
Nonostante le numerose affermazioni su una correlazione fra cambiamenti climatici e guerre civili, esistevano pochi dati quantitativi che collegassero i due tipi di eventi, ma una ricerca combina ora i dati storici sulle guerre civili nell’Africa sub-sahariana con le registrazioni relative alle precipitazioni e alle temperature. Il rischio è l’aumento del rischio di conflitti analoghi nella regione del 50 per cento entro i prossimi vent’anni.
I cambiamenti climatici in atto provocheranno un aumento del 50 per cento dei conflitti nell’Africa sub-sahariana entro il 2030 secondo uno studio condotto da ricercatori dell’Università della California Berkeley della Stanford University, della New York University e dell’Università di Harvard, pubblicato sui “Proceeding of the National Accademy of Science”(PNAS). Si tratta di una ricerca che fornisce dati che correlano i cambiamenti climatici al rischio di guerre civili . “Nonostante le numerose affermazioni su una correlazione fra cambiamenti climatici e guerre civili, finora disponevamo di ben pochi dati quantitativi che collegassero i due tipi di eventi”, spiega infatti Marshall Burke, che ha diretto lo studio. “Sfortunatamente, il nostro ha trovato un aumento del rischio di guerre civili in Africa del 50 per cento nel 2030 rispetto al 1990, con costi umani potenzialmente enormi.”
“Noi stessi siamo rimasti sorpresi dalla forza del legame fra temperature e conflitti” ha commentato Edward Miguel, economista dell’UC a Berkeley. “Ma il risultato ha senso. La maggior parte dei paesi africani dipende dall’agricoltura per la propria sopravvivenza, e le messi sono molto sensibili anche a piccoli cambiamenti di temperatura. Quando la temperatura sale, la probabilità che molti in Africa ne risentano è notevole, e questo rende più probabile che qualcuno decida di prendere le armi.”
Nello studio i ricercatori hanno messo a confronto i dati storici sulle guerre civili nell’Africa sub-sahariana con le registrazioni relative alle precipitazioni e alle temperature del continente. Hanno così scoprendo che fra il 1980 e il 2002 i conflitti scoppiavano molto più facilmente negli anni con temperature medie superiori con un aumento di probabilità del 50 per cento per grado Celsius.
Applicando questi dati alle proiezioni sull’andamento delle temperature e delle precipitazioni risultanti da 20 modelli climatologici, hanno trovato che l’incidenza delle guerre civili potrebbe aumentare del 50 per cento entro il 2030.
“In media per il continente africano i modelli prevedono entro il 2030 un aumento di poco più di un grado. E la correlazione storica riscontrata fra temperatura e conflitti è abbastanza forte da far prevedere un loro reale aumento”, ha detto David Lobell, coautore dello studio. Dai dati forniti quindi potremmo trarre la conclusione che il rischio di guerre civili può toccare qualsiasi Nazione considerando che l’innalzamento della temperatura non riguarda solo l’Africa sub-sahariana ma tutto il Mondo.
“In media per il continente africano i modelli prevedono entro il 2030 un aumento di poco più di un grado. E la correlazione storica riscontrata fra temperatura e conflitti è abbastanza forte da far prevedere un loro reale aumento”, ha detto David Lobell, coautore dello studio. Dai dati forniti quindi potremmo trarre la conclusione che il rischio di guerre civili può toccare qualsiasi Nazione considerando che l’innalzamento della temperatura non riguarda solo l’Africa sub-sahariana ma tutto il Mondo.
Guerriero del Risveglio
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