mercoledì 16 gennaio 2013

Algeria: Al Qaida attacca un sito petrolifero, 41 stranieri in ostaggio



Due morti, cinque feriti. 'Vendetta contro sì a sorvoli Francia'


  Il sito petrolifero attaccato in Algeria

 

Il gruppo vicino ad al Qaida che si è reso responsabile del sequestro di una quarantina di stranieri nel sito petrolifero vicino a In Amenas, in Algeria, hanno affermato di avere respinto un raid dell'esercito algerino che cercava di entrare nel sito. Lo rende noto l'agenzia mauritana Ani.
Un commando terroristico legato ad al Qaida ha attaccato  il sito petrolifero di In Amenas, del consorzio Sonatrach-BP-Statoil, a Tiguentourine nel Sud-Est dell'Algeria, uccidendo due persone (sarebbero un francese e un inglese) e ferendone cinque. La brigata di Al Qaida nel Maghreb islamico guidata da Moctar Belmoctar, ha rivendicato il rapimento di 41 stranieri dal campo petrolifero algerino. Secondo quanto riferito dal portavoce della katiba di Belmoctar a Sahara Media, il rapimento degli stranieri è una vendetta all'assenso dato dall'Algeria al sorvolo degli aerei francesi diretti in Mali.
Alcuni degli ostaggi in mano ai rapitori che questa mattina hanno assalto un campo petrolifero in Algeria sono stati rilasciati dai loro sequestratori. Si tratterebbe, secondo l'Aps, di lavoratori di nazionalità algerina. Ma dai terroristi poco prima erano arrivate minacce molto dure: "Abbiamo preso prigionieri 41 soldati britannici e francesi e li uccideremo uno per uno se gli attacchi dei francesi non termineranno". Così a die Welt, il leader del Movimento per l'unità e la jihad in Africa occidentale (Mojwa), Omar Oud Hamaha, che ha rivendicato il rapimento di 41 "soldati britannici e francesi" nell'attacco terroristico della scorsa notte a un impianto petrolifero nel sud dell'Algeria. "Stanno venendo sempre più islamisti da tutta la regione per aiutarci", ha aggiunto.
Secondo il sito del quotidiano algerino el Watan, tra gli ostaggi ci sarebbero "sette americani, due francesi, dei britannici e dei giapponesi". La BP ha riferito che uomini armati sono al momento ancora presenti nel sito petrolifero attaccato, che si trova al confine con la Libia.
"Un incidente terroristico è in corso nei pressi della città di Ain Amenas presso un impianto petrolifero, alla frontiera algerina con la Libia", lo scrive il Foreign Office in un comunicato diffuso poco fa.
Il Ministero dell'Interno algerino ha comunicato che uno dei feriti nell'attacco di oggi al campo petrolifero è deceduto. Si tratta di un britannico, di cui non é stata resa nota l'identità. L'inglese è la seconda vittima dell'assalto. Altre cinque persone sono state ferite.
Un gruppo legato ad Al Qaida ha rivendicato l'attacco di questa notte al sito petrolifero algerino di In Amenas, nei pressi della frontiera con la Libia, e il rapimento di sei stranieri. Lo riferisce l'agenzia mauritana Ani. A mettere a segno il sequestro, secondo l'Ani, sarebbe stata una 'brigata', costituita nei giorni scorsi ed operativa ai confini del Mali proprio per ideare azioni contro l'intervento militare internazionale. Il nome che la katibat avrebbe è quella dei Moulathamine, cioé dei 'portatori di turbante' o 'dei mascherati', che, contrariamente a quanto asserito dall'Ani, ha una lunga e sanguinaria storia alle spalle, quando era comandata da uno dei più feroci emiri del terrorismo islamico, Khaled Abu Al Abass, più conosciuto col nome di battaglia di Moctar Belmoctar, 'dimissionato, dal capo di al Qaida nel Maghreb islamico, Waddoud Droukdel, per essersi allontanato dalla ,inea ufficiale del movimento. In particolare, l'allontamento di Al Abbas sarebbe stato deciso (e, abbastanza inusualmente, abbastanza pubblicizzato) perché si era allontanato dalla direttrici di Aqmi, per imboccarne una dichiaratamente militare. Il sequestro di questa mattina da parte dei 'portatori di turbante, ora comandati dall'emiro Belawar, sarebbe opera di un battaglione intitolato a Abderrahim Almouritani (al secolo Teyab Ould Sidi Ali), uno dei capi di Aqmi morto mesi fa in un misterioso incidente stradale nel deserto.
FARNESINA, NESSUN ITALIANO COINVOLTO - Non ci sono italiani coinvolti nell'attacco di stamani al campo petrolifero di Tigantourine nella regione di In Amenas, in Algeria, da parte di un gruppo di terroristi. Lo riferisce la Farnesina.
(ANSA)

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