mercoledì 29 gennaio 2025

 CESARINI, L'INVENTORE DELLA <<ZONA>>

Un minuto per restare nella storia, per entrare nel lessico e nel dizionario. Un minuto solo. Quello che la vita è pronta a rubarti, facendoti credere che non conti. Il novantesimo. Tempo scaduto, destino che scappa, saracinesca che si abbassa. Lui però ci mise il piede, lo bloccò quel minuto, lo dilatò, lo fece diventare immenso, senza tempo. Se i palloni potessero parlare dell’ansia con cui rotolano al novantesimo, direbbero che è stato lui a cambiare tutto. A dare una lezione al mondo: non cascateci, non fatevi fregare dal minuto che manca. Dentro ci sta ancora tutto: partita, possibilità, futuro. Se solo siete capaci di giocarlo quel minuto, di afferrarlo, scrollarlo, e fargli sputare quello che vi deve… C'è chi ha inventato la rovesciata, chi il cucchiaio, chi la rabona o chi un modo di giocare. E c'è chi ha inventato una zona e un neologismo che ancora oggi sopravvive nel calcio. Renato Cesarini, ex calciatore tra le altre anche di Juventus e River Plate e allenatore italo-argentino, è entrato nella storia per un gol segnato all'ultimo, nei minuti di recupero. Nato l'11 aprile 1906 da un ciabattino e una casalinga, Cesarini cresce in Argentina dove viene soprannominato il "Mago" e l'"Italiano", e fa il suo debutto con la Nazionale italiana a soli sedici anni. Nel 1929 firma con la Juve e vince cinque scudetti consecutivi. Nonostante giochi solo 11 volte in Nazionale perché - si dice - il CT Vittorio Pozzo non ama la sua natura ribelle, Cesarini riesce a far entrare nel linguaggio italiano una nuova espressione proprio grazie a una gara con l'Italia: la "zona Cesarini". Semplicemente, la locuzione indica gli ultimi minuti di una partita, anche se ormai è applicata pure ad altre sfere della vita, dalla politica alla cultura. La frase ha un'origine precisa: un gol vincente che Cesarini segna nel finale contro l'Ungheria il 13 dicembre 1931 a Torino, dopo aver spinto un compagno di squadra per prendere lui la palla. Già in campionato Cesarini aveva realizzato un gol allo scadere, così i cronisti iniziano a parlare di "zona Cesarini" per indicare le marcature arrivate allo scadere.

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