mercoledì 2 ottobre 2013

Melania: a Parolisi trenta anni in appello

L'ex caporalmaggiore dell'Esercito in primo grado era stato condannato all'ergastolo


 Salvatore Parolisi


La Corte d'Assise d'Appello dell'Aquila ha condannato a 30 anni anni Salvatore Parolisi per l' omicidio della moglie Melania Rea. In primo grado i giudici avevano pronunciato la sentenza di ergastolo.

Giudici popolari, "è stata dura" - "E' stata dura". E' l'unico commento uscito dalla bocca di uno dei giudici popolari della Corte d'Assise d'Appello dell'Aquila che ha confermato, di fatto, la colpevolezza di Parolisi. I sei giudici popolari sono usciti tutti insieme con bocche assolutamente cucite e non hanno voluto rilasciare altre dichiarazioni.

Legale Parolisi, si aspettava sentenza diversa - "Salvatore si aspettava qualcosa di diverso, non dico l'assoluzione, ma... Ora non ci resta che accettare il verdetto, non ci resta che attendere le motivazioni": così uno degli avvocati di Parolisi, Nicodemo Gentile, all'uscita della Corte d'Appello dell'Aquila. "E' importante aver eliminato l'ergastolo - ha concluso il legale - ma ci aspettavamo una sentenza leggermente più umana".

Legale Rea, in udienza video e chat hard 
 - L'intervento del legale della famiglia Rea, Mauro Gionni, è stato incentrato su alcune prove per smontare le repliche della difesa di Salvatore Parolisi. In udienza, come ha raccontato lo stesso Gionni, è stato mostrato un video che mostra Parolisi sullo stesso luogo del delitto mentre dondola la figlia Vittoria con gli stessi abiti di quel triste 18 Aprile, una video chat con l'amante Ludovica, nella quale i due si mostrano reciprocamente le parti intime, ma soprattutto un filmato del 20 Aprile, giorno in cui è stato ritrovato il cadavere di Melania, nel quale sono evidenti macchie di sangue rappreso che secondo la difesa di Salvatore potrebbero aver dato vita a quell'impronta sullo chalet che potrebbe dimostrare l'innocenza dell'ex caporalmaggiore. Gionni ha invece spiegato che i militari della scientifica si sono addirittura sporcati i guanti con quel sangue e che quindi quell'impronta può avere quel tipo di origine. La chat hard con Ludovica è stata mostrata, ha spiegato Gionni, per contestualizzare la lettera prodotta dalla difesa di Parolisi nella quale Salvatore dice alla moglie di volerle bene: la chat è di soli quattro giorni prima la lettera spedita alla moglie. Il procuratore generale Romolo Como, secondo quanto riferito, ha chiesto la conferma dell'ergastolo, la difesa di Parolisi si è invece espressa per una assoluzione.

(ANSA)

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