martedì 29 maggio 2012

Juve, Andrea Agnelli: ''Conte è estraneo, le accuse sono insignificanti''

Il tecnico: "Non sono stato neanche sentito". Ma rischia fino a 5 anni.

 

Si fa sempre più probabile la possibilità che l’anno prossimo la Juventus debba fare a meno di Antonio Conte, il tecnico che dopo 8 anni l’ha riportato a vincere lo scudetto con un’annata da guinness dei primati. Il mister è infatti indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
Per questo stamattina la polizia ha fatto irruzione nella casa del mister per una perquisizione, oltre a effettuare anche degli arresti.
 
 

Conferenza stampa Agnelli-Conte

Ma la Juventus non ci sta. E ha deciso di far sentire la propria voce con una conferenza stampa programmata per le 18,30 alla quale hanno preso parte Antonio Conte e il presidente Andrea Agnelli.
“Ad oggi non mi pare che Conte non faccia parte del quadro preoccupante che è emerso nel calcio italiano. Dai fatti emersi il suo ruolo è insignificante", ha detto Andrea Agnelli che ha confermato che il tecnico leccese sarà sulla panchina della Juve anche il prossimo anno.
Poi ha preso la parola Conte. Che è parso col volto più tirato che mai: "Ho sempre dimostrato integrità e lealtà. Lo potete chiedere a chiunque abbia giocato con me. Per la mia integrità sono stato anche preso a bastonate davanti a mia moglie e a mio figlia di 2 anni. Sono estraneo alla accuse, e mi dispiace di non essere neanche stato sentito prima che mi indagassero".
La conferenza stampa è stata cortissima. Non è durata neanche 5 minuti.
 
 

Le accuse di Carobbio

Il coinvolgimento dell'allenatore della Juventus Antonio Conte è dovuto al periodo in cui era allenatore del Siena. L’anno scorso in Serie B insomma. È stato il calciatore Filippo Carobbio a chiamarlo in causa per Novara-Siena del 30 aprile 2011. “Lo stesso allenatore Antonio Conte - aveva raccontato Carobbio - ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggio”.


Nessun riscontro

Carrobio accusa quindi l’allenatore della Juve di combine. Non solo di omessa denuncia. Nonostante le accuse pesantissime sono tutte da dimostrare. E nonostante la deposizione non abbia trovato riscontro negli interrogatori di altri giocatori del Siena 2010/2011.


“Completamento estraneo ai fatti”

Per il momento Conte non parla. L’allenatore è rientrato nella sua abitazione di Torino dove questa mattina è avvenuta la perquisizione nella tarda mattinata. All'arrivo degli uomini della questura torinese l'allenatore della Juventus si trovava fuori città. È stato il fratello Daniele ad accogliere i poliziotti.
Ma l’avvocato di Conte, Antonio De Rencis, ha subito detto che “la reazione di Conte è quella di una persona completamente estranea e fortemente determinata a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestati”.


Le possibili squalifiche

Se le parole di Carobbio fossero considerate attendibili il tecnico andrebbe incontro a un deferimento con richiesta di squalifica da 8 a 12 mesi (la metà in caso di collaborazione) per l’accusa di omessa denuncia, e a 3 anni minimo di squalifica a 5 anni nel caso gli venga contestata anche l’accusa di combine.

Ma Buffon non teme per le accuse al suo allenatore
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Soluzione “ponte”

Oltre al danno d’immagine, invece, la Juve trama perché potrebbe perdere il mister che finalmente l’ha riportata a essere una grande squadra. Nel caso venga condannato per omessa denuncia – squalifica di 4 mesi – il tecnico potrebbe tornare in panchina a dicembre, e in quel caso si studierebbe una soluzione ponte.
Ma se Conte venisse squalificato per 3-5 anni la Vecchia signora sarebbe costretta a trovarsi un altro tecnico. Proprio ora che aveva trovato quello giusto.



La combine col Novara

L’ex giocatore del Siena Carobbio tira in ballo Conte per due partite della passata stagione di serie B. La prima è del 30 aprile 2011: Novara-Siena 2-2. Secondo la deposizione di Carobbio: “Ci fu un accordo per il pareggio e in effetti ne parlammo durante la riunione tecnica. Eravamo tutti consapevoli del risultato concordato, soprattutto al fine di comportarci di conseguenza durante la sfida. Lo stesso allenatore, Antonio Conte, ci disse che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l’accordo con il Novara”.
 
 


E quella con l’Albinoleffe

Il secondo illecito riguarda Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011. Secondo la deposizione di Carobbio: “Al termine di Siena-AlbinoLeffe dell’8 gennaio 2011, l’allenatore in seconda, Stellini, chiese a me e a Terzi di contattare qualcuno degli avversari per prendere accordi sulla partita del ritorno, in modo da lasciare i punti a chi ne avesse maggiormente bisogno. Ne parlai con Garlini, un senatore dell’AlbinoLeffe, e Terzi che contattò Bombardini, entrambi mostrarono la loro disponibilità. In settimana si parlò molto tra società, calciatori e allenatore sull’accordo raggiunto”.

www.ilsalvagente.it

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