venerdì 13 giugno 2025

Trump sei un'animale

 


Quello che sta accadendo in queste ore negli Stati Uniti è agghiacciante.


"La polizia e i marines a sparare in strada contro coloro che manifestano contro le deportazioni.

Bambini separati dai genitori.

Una giornalista australiana viene presa di mira e colpita da un proiettile di gomma sparato dalla polizia. 

Trump definisce “animali” e “nemici stranieri” quelli che protestano. 

9000 persone deportate nel carcere di Guantanamo (e tra di loro ci sono anche diversi italiani, stando a quanto afferma il Washington Post).


E l’esercito è sceso in strada perché, secondo Trump, i disordini ormai rappresentavano una minaccia all’ordine nazionale, come dimostrato dalle diverse vittime degli scontri.

Indovinate un po’? 

Non c’era stata nessuna vittima. 

Neanche una.

Diversamente dai quattro morti che aveva provocato l’assalto a Capitol Hill, quando i supporter del mostro arancione, da lui fomentati, intendevano letteralmente IMPICCARE il vice presidente e Nancy Pelosi.

Tutti graziati da Trump in questo nuovo mandato. 


Nel frattempo, Trump si è arricchito a dismisura lanciando le sue criptovalute mentre era presidente, ha fatto affari personali con i leader mediorientali, si è fatto regalare un aereo di lusso, ha tagliato l’assistenza sanitaria alle fasce più deboli della popolazione e contemporaneamente ha abbassato le tasse per lo 0,1% più ricco.

Ha litigato con Musk, che lo ha accusato, in pratica, di essere un pedofilo, e ha dichiarato che il suo nome è presente sui fascicoli Epstein (ora secretati).


Ha alzato, poi abbassato, poi tagliato, poi rialzato i dazi su un’infinità di Paesi. Noi compresi. 

L’unica che se l’è cavata bene è la Cina, che neanche gli ha risposto e ha schiacciato le sue minacce da bulletto con il peso della propria influenza sull’intera economia americana (che senza le materie prime, l’expertise e la manodopera cinese, entrerebbe in coma irreversibile nel giro di un paio di giorni).


E grazie a queste sue manovre, centinaia di piccoli imprenditori e risparmiatori hanno perso tutto. 

In compenso, però, i suoi amici miliardari che sapevano quanto vendere e quando comprare si sono arricchiti ancora di più. 


Ma, ehi, la battaglia per la libertà di parola contro la dittatura woke è stata vinta. 

Finalmente si può tornare a dire tutto.

Cioè: non proprio, visto che l’amministrazione Trump ha vietato una serie di parole per le amministrazioni pubbliche e per coloro che ricevono sovvenzioni dallo Stato (Università ecc).

Non si può più scrivere “genere”, “donna”, “diritti”, cose così. 

Parole indubbiamente pericolose.

Mica come prima, dove era vietato dire tutto.

Da chi? Da nessuno.

L’unica amministrazione americana ad aver vietato l’uso di alcuni termini “sgraditi” è quella attuale. 


Poi c’è la lotta alle Università che non si “conformano” alle idee del nuovo governo.

O cancelli i corsi di studio che non piacciono a Trump oppure lui ti taglia i fondi.

E se i tuoi studenti protestano contro il massacro israeliano a Gaza significa che sono tutti dei pericolosi fiancheggiatori di Hamas, perciò vanno deportati, espulsi. 


E poi c’è il Golfo d’America, c’è la Groenlandia che va presa “anche con la forza”, c’e Gaza.

Gaza, che “sarà loro” di diritto.

Sarà una “bellissima riviera orientale”.

I ricchi americani prenderanno possesso dei luoghi dove abitavano le famiglie palestinesi e ci costruiranno tanti begli hotel, McDonald’s, casinò.


La verità è che gli USA non possono essere più considerati neanche lontanamente una democrazia, almeno per come l’abbiamo sempre intesa in occidente.


E per favore, non venite qui a ripetere fregnacce come “Trump è stato eletto”.

Pure Hitler era stato eletto.

Una democrazia non si giudica solo dalle elezioni, altrimenti anche la Russia ne sarebbe un fulgido esempio. 


Essere alleati di questa feccia è disgustoso.

Se l’UE avesse un briciolo di dignità, bisognerebbe iniziare sin da subito a riconsiderare un nuovo assetto geopolitico mondiale."


Emiliano Rubbi

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