Diritti negati. “Ciancimino, ha dato fastidio a molti, la legge non vale per lei”
-R. C.- Massimo Ciancimino ha presentato istanza per essere presente all’udienza fissata dalGup di Ferrara nel procedimento che lo vede imputato di evasione fiscale.
Udienza importante per un incidente probatorio, quindi irripetibile, al fine di determinare il ruolo effettivo del figlio di don Vito in questa vicenda.
Si sa, Massimo è fino alle 21:00 un teste fondamentale nel processotrattativa Stato-mafia, dopo quell’ora si trasforma in un pericoloso delinquente soggetto a misure di restrizione della libertà personale.
Non può allontanarsi da Palermo a causa dell’obbligo di soggiorno e nessuna risposta alla sua legittima istanza.
La legge prevede in questi casi che sia sufficiente una semplice comunicazione per presenziare alle udienze, ma non nel caso di Massimo Ciancimino, come sottolineato dal funzionario di polizia, norma inapplicabile " lei sa benissimo che il suo caso non segue le normali regole del diritto, lei si chiama Ciancimino ha dato fastidio a tanti ed ha un prassi stabilita solo per lei ".
Eppure la legge parla chiaro, la sentenza delle sezioni unite della Corte di Cassazione recita
Il tutto reso dallo stesso funzionario con normale naturalezza come se si trattasse di cosa a me già nota da tempo. Morale “lei per noi non può lasciare Palermo”.
Sentenze delle sezioni unite della corte di cassazione parlano chiaro “ non può essere violato il diritto e la volontà dell'imputato innanzi ad un impedimento di partecipare alla udienza”, il Gup di Ferrara non ha accettato il legittimo impedimento, rigettando la richiesta di aggiornare l’udienza a nuova data.
Surreale, ma la legge non è uguale per tutti.
http://www.articolotre.com/2014/05/diritti-negati-ciancimino-ha-dato-fastidio-a-molti-la-legge-non-vale-per-lei/
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