Scopelliti, con le dimissioni, tiene sotto scacco tutto il cdx: ''Il pallone è mio, tutti giù per terra...'''
E’ partito - in maniera scientifica - dai fatti, anche, anzi soprattutto quelli per lui brutti assai: la condanna a sei anni e, principalmente, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici (sia pure, ovviamente, tutto in primo grado) contemporaneamente rappresentavano lo stop sotto forma di sospensione dalla guida politica della Regione Calabria (vedi legge Severino) e anche un - obiettivo - serio ostacolo politico per la candidatura alle europee.
Metabolizzata la fine della sua corsa come Governatore, Scopelliti ha visto scorrere davanti a sé il film dei prossimi mesi, con un vicepresidente da scegliere concordandolo con Forza Italia e una compagine che, nel complesso, avrebbe gestito senza il suo pieno controllo per quasi un anno scelte importanti per la Calabria e in prospettiva elettorale.
E qui il film non gli è piaciuto più: “passi scendere dal palcoscenico, ma, contemporaneamente, perdere anche il controllo del pallino, non se ne parla”, avrà pensato.
Anche perché i segnali giunti da Forza Italia nelle ore immediatamente successive erano ben chiari nel senso di una resa dei conti sul piano politico ormai vicinissima, come - nemmeno velatamente - evidenziata dalla nota di “vicinanza personale” diramata ieri da Jole Santelli.
E allora l’unico sistema è anticipare la sospensione, dimettersi, invitare tutta la maggioranza a farlo (ma bastano le sue dimissioni, in verità), vestendo l’operazione anche di una valenza etica senza precedenti in Italia e, di conseguenza, tutti a casa, tutti giù per terra.
“Il pallone (leggasi voti, carisma e potere) è il mio”, sostanzialmente ha detto Scopelliti. "E se non gioco io lo buco".
La cosa sarà inghiottita a fatica da Forza Italia che già pregustava il controllo delle operazioni, ma anche dai singoli consiglieri ai quali viene tolto un anno di retribuzione e un anno di tempo per preparare al meglio la tornata elettorale (col Consiglio a 30 invece che a 50 consiglieri), ma tant’è: una volta formalizzate le dimissioni si andrà al voto entro 90 giorni (anche perché per le Regioni non è previsto l’istituto del commissariamento) e Scopelliti, comunque, se non in campo, sarà in panchina fino alla fine a “fare le squadre” e “scegliere per primo il portiere”. Se questo basterà a tenere insieme elettoralmente la “macchina da consenso” del centrodestra lo decideranno gli elettori calabresi, verosimilmente il giorno di San Pietro e Paolo…
http://www.strill.it/index.php?option=com_content&view=article&id=192490:scopelliti-con-le-dimissioni-tiene-sotto-scacco-tutto-il-cdx-il-pallone-e-mio-tutti-giu-per-terra&catid=1:ultime&Itemid=291
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sabato 29 marzo 2014
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