domenica 30 marzo 2014

Gasparri: dialogo sulla par condicio, ma Santoro paghi le multe


L' INTERVISTA / IL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI: VOGLIAMO CAMBIARE LE REGOLE ASCOLTANDO L' OPPOSIZIONE


«Il giornalista deve 200 milioni: lo faccia di tasca sua» «Il leader leghista avrà fatto le sue verifiche prima di denunciare»

L' INTERVISTA / Il ministro delle Comunicazioni: vogliamo cambiare le regole ascoltando l' opposizione Gasparri: dialogo sulla par condicio, ma Santoro paghi le multe ROMA - «Il ministro Bossi avrà fatto le sue verifiche prima di assumere l' iniziativa di denunciare la Rai». Il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri non si sbilancia più di tanto sul caso del giorno. Preferisce sottolineare il carattere "aperto", quasi bipartisan, della decisione di riscrivere la legge sulla par condicio. «Sì, vogliamo modificare quelle norme, ma vogliamo farlo in un quadro di collaborazione parlamentare. Come si trattasse della legge elettorale». Non sarà facile. L' opposizione penserà che vogliate dare più spazio in tv al centrodestra. «Ho chiesto al sottosegretario Baldini, che coordinerà le audizioni, di prevedere un apposito incontro con l' opposizione. In questa fase non ci sono pregiudizi. Il lavoro che ci accingiamo a fare serve a raccogliere opinioni in maniera costruttiva». Chi vuole modificare una legge lo fa perché l' ha bocciata. «E' evidente che ci sono delle incongruenze. E' giusto assegnare spazi consistenti, pari a quelli di partiti fortemente radicati, a liste virtuali? Il caso limite è stato quello del Partito Umanista alle Regionali del 2000. E anche per quanto riguarda le Tv locali il meccanismo in vigore oggi è farraginoso. Ma penso che sull' esigenza di correggerlo si possano trovare convergenze. Ho letto dichiarazioni confortanti da parte del diessino Giulietti». Si potranno trovare convergenze per le tv locali. Quando però si parlerà dei grandi network l' opposizione riproporrà il caso Mediaset... «Le reti Mediaset sono quelle che fanno meno informazione politica. Tutt' al più qualche Costanzo show..». Dimentica Fede... «Guardi che più che Fede il problema è Santoro. L' Authority gli ha affibbiato una multa di 200 milioni. Voglio sapere se questa ammenda sarà pagata direttamente da Santoro come è giusto o dalla Rai con i soldi del canone. In questo caso non resterò certo zitto. Anche perché Santoro gode di compensi tali che può tranquillamente pagare la multa». Insomma, Santoro non le va proprio giù. «Ancora qualche giorno fa ho visto parlare dai microfoni Rai e a lungo personaggi come Casarini, Agnoletto e Caruso. Alcuni di loro sono indagati e non per cose di poco conto, eppure Santoro li ha ospitati e riveriti. Ho ricevuto tantissime e-mail di protesta da parte di cittadini che chiedevano la mia opinione. E io che dico? Posso solo cambiare canale». La sua battaglia contro i vertici Rai non conosce tregua... «Dimentica che noi una lezione di stile l' abbiam data votando Petruccioli alla Vigilanza senza avere niente in cambio. Detto questo, voglio fare una proposta. Perché, come abbiamo fatto noi ministri, anche i vertici Rai e le star dell' informazione e dello spettacolo non accettano di tagliare i loro stipendi del 10 per cento? Ci sono persone che prendono un miliardo e un 10% di risparmi può aiutare la Rai a fare il bilancio». Par condicio e conflitto di interesse. Pensa che sia possibile dialogare in Parlamento anche sul disegno di legge Frattini? «Non mi faccio molte illusioni su quel tema. Qualsiasi proposta avessimo fatto, dal blind trust in giù, l' opposizione avrebbe detto di no. Anche se avessimo suggerito di regalare le reti Mediaset a Rutelli avrebbero protestato e magari ci avrebbero accusato di corruzione!». Dario Di Vico
Di Vico Dario
Pagina 17
(2 ottobre 2001) - Corriere della Sera

http://archiviostorico.corriere.it/2001/ottobre/02/Gasparri_dialogo_sulla_par_condicio_co_0_0110022947.shtml

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