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Letta e Bonino hanno giurato recentemente di osservare e rispettare la nostra
Costituzione (pacifista). Nell’incontro col segretario di stato John Kerry, il
ministro degli esteri Emma Bonino ha ribadito il fermo impegno dell’Italia nel
“contribuire a un accordo di pace israelo-palestinese e, in generale, al
processo di pace in Medio Oriente”. Belle parole che si ripetono da decenni, ma
qual’è la realtà?
Sabato 12 maggio u.s. un prototipo di caccia Alenia-Aermacchi M-346 è precipitato nel savonese, durante un test di certificazione. E’ uno dei 30 caccia da combattimento che l’Italia fornirà ad Israele dal 2014, in modo che esso possa addestrare i suoi piloti per attacchi ancora più micidiali e per “ruoli operativi a costi contenuti”. In sostanza, attacchi aerei a basso costo (c’è la crisi!) contro Gaza, la Siria ed altri Paesi che daranno la “pace eterna” ai loro bersagli, in Palestina come in Medio Oriente. Infatti il caccia M-346 può trasportare 3 tonnellate di missili (di pace) e di bombe (intelligenti) come dono ai popoli dell’area. In questo modo anche l’Italia partecipa allo “impressionante dinamismo degli USA” (leggi: “missioni umanitarie”), come dichiarano i nostri governanti.Dunque il massimo di ipocrisia, di cinismo e di impostura, a sostegno delle ultradecennali scorribande israeliane in Medio Oriente. Ma non è tutto: John Kerry ha incontrato a Roma il suo amico Enrico Letta, che, orgogliosamente, ha dichiarato che Roma è diventato “un importante snodo diplomatico (!!?) per il dossier medio-orientale”. Ora il diritto internazionale e quello dei popoli dell’area è diventato un “dossier” per USA, Nato, Israele ed Italia: Paese che è uno snodo militare strategico per gli aggressori.Letta e Bonino hanno poi aderito alla pretesa illegittima e imperialista di J.Kerry sulla Siria, per il quale il presupposto di ogni soluzione sta nella cacciata del presidente legittimo Bashar Al Assad e nella formazione di un governo dei “ribelli” (leggi: mercenari sostenuti dagli stessi aggressori imperialisti). Quindi il governo sirano viene deciso, non dal popolo siriano, ma da USA, Nato ed Israele. La conferma del ruolo militare subalterno dell’Italia viene dal New York Times: il Pentagono ha inviato a Roma suoi ufficiali (Ussocom) per “consigliare le forze speciali nazionali e coordinare con esse le attività». Altri ufficiali Ussocom sono stati inviati in Turchia e Giordania, dove vengono armati ed addestrati i “ribelli” infiltrati che operano in Siria. L’Ussocom opera già in 70 Paesi, con operazioni in corso in 92 Paesi del mondo. I suoi compiti: azioni di commandos per eliminare e catturare nemici, addestramento di truppe straniere e attività di spionaggio. Lo stesso Kerry ha dichiarato che in Italia “vivono circa 30.000 militari USA”; aumenteranno quando il comando USA per operazioni speciali sarà trasferito da Stoccarda a Sigonella (M. Dinucci su “Il manifesto” del 14 maggio 2013). Dunque l’Italia sarà sempre più coinvolta nella guerra imperialista contro i popoli ed i governi legittimi del Medio Oriente e dell’Africa. A questo serve il potente centro di comunicazione satellitare (MUOS) di Niscemi (Sicilia), contro il quale i pacifisti, manganellati dalla polizia, stanno manifestando da tempo. Con l’installazione della stazione terrestre MUOS (Mobile User Objective System), Niscemi diventerà una delle maggiori infrastrutture di guerra a livello mondiale al servizio dell’imperialismo USA/NATO. Il MUOS è un sistema multi-service per terminali fissi e mobili di telecomunicazioni satellitari. Interconnetterà, in modo integrato, le forze di marina, esercito ed aeronautica militare, nei teatri periferici di guerra. Sarà pienamente operativo nel 2014. Intanto Israele, nostro alleato, sta bombardando la Siria. Come da sempre, gli imperialisti parlano ipocritamente di pace mentre praticano guerre di aggressione. I finti negoziati servono come copertura e come pretesto per poi intervenire direttamente. Dobbiamo chiederci: esiste in Parlamento una opposizione credibile rispetto a questi scenari di guerra? Esiste da noi una informazione minimale, capace di sconfessare le menzogne e descrivere la realtà? I candidati-sindaci delle prossime elezioni amministrative di Roma, come si collocano rispetto al ruolo sempre più anticostituzionale e guerrafondaio di Roma e dell’Italia? |
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Mentre lavoratori, pensionati, giovani e cittadini onesti affondano nella
disperazione, nell’ingiustizia e nella miseria, i leader dominanti si dilettano
con amenità personali e di clan. Berlusconi inveisce contro i giudici felloni;
Bersani e il PD cercano identità e leader (il socialista Epifani); Monti e
Napolitano parlano di “pace sociale” dentro le ricette della troika FMI/UE/BCE;
Grillo è alle prese con le diarie dei dissidenti M5S. Dunque sciagure e
sciagurati vivono due mondi separati e inconciliabili: vite separate e
divergenti.
Conclusa con successo la rapina elettorale e post-elettorale, i nostri governanti/satrapi, ricompattati, proseguono nel solito tran-tran di sempre: curare gli affari di partito e personali, con la minima perdita di privilegi e poltrone, mentre polemizzano in TV su questioni sempre più estranee ai bisogni popolari. Anche le misure minimali, come l’abolizione dell’IMU (di oggi la notizia che nella bozza del decreto che sarà approvato in giornata dal Consiglio dei ministri, è previsto lo stop al pagamento della rata di giugno) e la riduzione di privilegi scandalosi concessi a tutti i poteri laici e cattolici, diventano impraticabili per un aggregato di poteri e clientele in lizza elettorale. Berlusconi guida la danza su misure di suo personale interesse; Letta temporeggia ed auspica; Monti e Napolitano puntano alla “pace sociale” tra vittime e carnefici, nel quadro delle ricette FMI/UE/BCE. CGIL-CISL-UIL si apprestano a garantire sia la pace sociale che quella sindacale. Grillo, continua a strillare contro la casta e le sue nefandezze per marcare la sua diversità, ma ha messo su un binario morto i suoi voti (25%) e ora si preoccupa di presidenze e “diarie” delle sue milizie. Risponde così al “colpo di Stato” della casta, alle ricette della UE, agli ordini di guerra degli USA e della Nato, alle ingiustizie strutturali e storiche di un sistema mafioso, truffaldino, ingiusto e devastante. Intanto lavoratori, pensionati, disoccupati, giovani, esodati affondano nella disperazione e nella miseria. Crescono i suicidi e le sciagure per famiglie e piccoli imprenditori. Crescono anche i furti e i crimini, insieme alle tasse e ai costi delle merci, delle tariffe e dei servizi. Crescono i morti sul lavoro e da lavoro. Ci stiamo avvicinando rapidamente alla tragica e disperata situazione greca, senza che alcuno prometta altro che non siano nuovi sacrifici e altre sofferenze per i redditi fissi. Perciò sulla sua Rete4, il 9 maggio scorso, durante la trasmissione “Quinta Colonna – Il quotidiano”, Berlusconi sfrutta miseria e disperazione per dare spiccioli a qualche famiglia povera e propagandare una politica che non ha mai praticato in decenni di governo e di sottogoverno. Colui che ha rovinato, con la sua politica e le sue scorribande finanziarie e imprenditoriali illegittime (evasione fiscale, corruzione, arricchimento illecito ecc.) milioni di famiglie, ora, per farsi propaganda, dona in TV briciole dei suoi introiti miliardari quotidiani, in veste di pio benefattore.Profitti, rendite ed introiti delle Banche e delle multinazionali crescono; l’evasione fiscale e la fuga dei capitali dilaga per ricchi e furbi, i cui redditi sono incontrollati e segreti. I grossi (im)prenditori, piangendo miseria, sfruttano la cosiddetta “crisi” per esternare, licenziare, precarizzare, sfruttare manodopera e chiedere al loro governo sussidi e leggi ancora più “flessibili e classiste”.Intanto la troika partitica – Monti/PD/PDL – si gingilla con gli slogan fuorvianti di sempre: sinistra e centro-destra; democratici e anti-democratici; moderati e progressisti; terroristi e perbenisti; modernisti ed europeisti; estremisti e centristi… slogan fuorvianti che servono a coprire l’anticomunismo, il fascismo, il razzismo, i guerrafondai e le mafie. I teatrini mediatici si moltiplicano, i soliti leader e nuovi imbonitori dibattono e polemizzano in TV sul nulla, badando bene di schivare cause e responsabilità del disastro neoliberista. Il capitalismo e le sue logiche non vengono mai nominati. La “crisi” viene trattata come un fatto naturale, episodico, occasionale, temporaneo e rimediabile: la “ripresa” e la “ crescita”, sempre nominate, vengono rinviate di semestre in semestre… Continua l’impostura pianificata delle “guerre di libertà”, contro i “dittatori malvagi” di Iran, Siria, Corea del Nord, che minacciano l’esistenza (!?) degli USA e di Israele. Il nuovo Papa Francesco, già stanco, invoca umiltà, semplicità, moralità e fratellanza nella Chiesa di Roma. I due Papi pregano insieme per la salvezza dell’umanità, ma salvezza da chi e da cosa? Come si vede, uno scenario squallido ed ipocrita nella forma, autoritario, cinico e reazionario nella sostanza. Riuscirà la casta dei politici e dei giornalisti ad ingannarci e reprimerci, senza pagare pegno? Vedremo nei prossimi mesi. La nostra speranza è che la disperazione, la rabbia e la rassegnazione si tramutino presto in una opposizione popolare e sociale forte ed organizzata, guidata da soggetti e movimenti credibili. The post Sciagure e sciagurati … l’Italia post-elettorale appeared first on Pickline. Francesco Ciaccia |



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