La vittima è Manuele Braj, 30enne di Galatina, Lecce. Altri due militari feriti, un quarto illeso
Manuele Braj
Mezzi italiani in azione a Shindand
Carabinieri in Afghanistan
Carabinieri in Afghanistan
ROMA - Un carabiniere è morto ed altri due sono rimasti feriti in seguito ad una esplosione avvenuta stamani in un campo addestrativo della polizia afghana, ad Adraskan. L'esplosione, causata da un razzo lanciato sulla base dall'esterno, è avvenuta alle 8.50 locali (le 6.20 in Italia) in prossimità di una garitta di osservazione installata a ridosso della linea di tiro del poligono. L'esplosione ha coinvolto 4 militari dell'Arma appartenenti al PSTT (Police Speciality Training Team) uno speciale nucleo addestrativo della polizia afghana. I familiari sono stati informati.LA VITTIMA - Il militare dell'Arma morto in seguito all'esplosione ad Adraskan è il carabiniere scelto Manuele Braj, 30enne di Galatina (Lecce), effettivo al 13/o Reggimento 'Friuli-Venezia Giulia'. Lascia la moglie, 28enne, e il figlio di 8 mesi.
Manuele Braj era alla sua quinta missione di 'Peacekeeping' all'estero. Era in Afghanistan dal 7 maggio scorso. In precedenza il militare salentino era stato in Albania, per due volte in Bosnia-Erzegovina e una volta in Iraq. Sia i genitori di Braj - padre operaio in un caseificio del paese, madre casalinga - sia i famigliari della moglie del militare morto risiedono a Collepasso, piccolo centro di poco più di 6.000 abitanti a 30 chilometri da Lecce.
I FERITI - Sono il maresciallo capo Dario Cristinelli, 37 anni, di Lovere (Bergamo) e il carabiniere scelto Emilano Asta, 29, di Alcamo (Trapani), effettivi alla seconda Brigata mobile di Livorno e al 7/o Reggimento 'Trentino Alto Adige', i due militari rimasti feriti nell'esplosione che é costata la vita al carabiniere scelto Manuele Braj. Sono entrambi ricoverati all'ospedale da campo americano di Shindand per lesioni alle gambe.
Le lesioni alle gambe riportate dai due militari dell'Arma sono gravi, anche se - viene ribadito - non sono in pericolo di vita: entrambi sono stati subito soccorsi e trasportati in elicottero all'ospedale Usa 'Role 2' di Shindand. Appeana possibile saranno trasferiti. Nella base di Adraskan, la zona dell'esplosione è stata isolata per permettere i rilievi da parte degli artificieri e ricostruire la dinamica.
RAZZO PROVENIENTE DA ESTERNO - L'esplosione che ha ucciso oggi un carabiniere in Afghanistan e ne ha feriti altri due è stata provocata, secondo i primi accertamenti, da un proiettile proveniente dall'esterno, presumibilmente un razzo Rpg.
ISLAMIC PRESS, A SPARARE AGENTE POLIZIA AFGHANA - L'agenzia di stampa Afghan Islamic Press (AIP) fornisce una ricostruzione dell'accaduto a Adraskan, dove e' morto un carabiniere e altri due sono rimasti feriti, che non trova pero' riscontro da parte italiana. In una corrispondenza da Herat City l'agenzia sostiene di avere appreso da un agente di polizia afghano del Centro che un suo collega ''ha sparato sul team di addestratori italiani causando un morto e due feriti''. La stessa AIP ha comunque consultato il responsabile del Centro di addestramento, Fazl Ahmad Khalili, il quale ha invece detto che ''un italiano e' morto e due altri sono rimasti feriti da una esplosione seguita da una sparatoria'', senza entrare in particolari sulla vicenda. Elicotteri dell'Isaf sono giunti immediatamente sul posto per portare via le vittime.
NAPOLITANO, PROFONDA COMMOZIONE,CORDOGLIO PAESE - "Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con profonda commozione la notizia del tragico attentato in cui ha oggi perso la vita un carabiniere e altri due sono rimasti gravemente feriti, mentre svolgevano i propri compiti operativi nella missione internazionale ISAF in Afghanistan, esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari del caduto, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese. Il Presidente Napolitano formula l'accorato auspicio che i militari feriti nell'attacco possano superare questo critico momento". Lo rende noto un comunicato del Quirinale.
MONTI, SINCERO E PROFONDO CORDOGLIO - Il premier Mario Monti ha espresso ai familiari del militare morto in Afghanistan il "più profondo e sincero cordoglio". "Il mio pensiero - ha detto - va alla famiglia di Braj e all'Arma dei carabinieri, impegnata nell'importante missione di addestramento delle forze di polizia afghane. Voglio augurare una pronta guarigione ai carabinieri rimasti feriti nell'attentato. Il nostro Paese sta facendo uno sforzo molto grande in Afghanistan a sostegno della stabilità e della sicurezza contro il terrorismo internazionale"
TERZI,VILE ATTACCO,PERSO GIOVANE VALOROSO - "E' una notizia tristissima: abbiamo perso un giovane valoroso italiano impegnato a costruire un futuro più sicuro per i nostri figli e un Afghanistan in cui gli afghani possono decidere il loro futuro". Lo dichiara il ministro degli esteri Giulio Terzi.
"Sono vicino ai familiari del nostro carabiniere, a cui va il mio cordoglio più profondo, e ai due militari rimasti feriti in questo vile attentato", ha aggiunto il ministro degli Esteri Giulio Terzi.
DI PAOLA, MILITARI COLPITI IN UN MODO VIGLIACCO - Il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola ha manifestato le proprie condoglianze alla famiglia del Carabiniere scelto Manuele Braj per la scomparsa del loro caro in Afghanistan. "Manuele è stato colpito in modo vigliacco", ha sottolineato il ministro. "Stava addestrando le truppe afgane contro il terrorismo. Questo era il suo lavoro, la sua missione: permettere a quel Paese di difendersi da solo. Ed il terrorismo lo ha ucciso, proprio per impedire - ha concluso Di Paola - la nascita di un Afghanistan libero e democratico".
GRILLO, PERCHE' ANCORA LI'? DOBBIAMO TORNARE A CASA - "Un carabiniere italiano è morto in Afghanistan e altri due militari sono stati feriti. Perché i nostri ragazzi sono ancora lì? Dobbiamo tornare a casa, non c'é una sola ragione per rimanere". Lo afferma Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle. (ANSA)
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