sabato 17 agosto 2024

Sofia Raffaeli

 


Straordinaria! Divina! Non ci sono altre parole per descrivere Sofia Raffaeli, la ragazza che ha commosso ed emozionato mezzo mondo in appena novanta secondi! E che nel clima di polemiche di questi giorni è stata ingiustamente messa in ombra. 


No, non si è parlato abbastanza di questa atleta, così timida e fragile in apparenza, che in appena novanta secondi ha riscritto la storia della ginnastica ritmica. In quei novanta secondi c’è tutto: cuore, sacrificio, estasi, bellezza. Mentre danza, Sofia prende le sembianze di una farfalla: in punta di piedi sfiora la pedana, salta, lancia l’attrezzo e lo riprende. Lei e la palla sono un tutt’uno, sembra letteralmente librarsi nell’aria. 


E poi c’è quella caduta, quella maledetta sbavatura che le è costata l’oro! Il pubblico trattiene il fiato, ma niente, lei cade e poi si rialza, e continua a incantarti. E sì, Sofia ci mostra che non importa se cadi a terra, ma come ti rialzi. Guardare l’esibizione di quest’atleta è stato come entrare in un quadro di Botticelli: ti incanta. Dietro quei movimenti leggiadri come quelli di una farfalla però ci sono anni e anni di rigore, di disciplina, di concentrazione, di sacrificio. 


E ti giochi il tutto per tutto in novanta secondi, che è poi la metafora della disciplina stessa: ad alti livelli si diventa ginnaste a 15 anni e a 23 si smette. Un tempo breve, rispetto ad altri sport, ma abbastanza intenso da plasmare una vita intera. Perché la vita si vive in larghezza non in lunghezza. Contano le emozioni che hai vissuto, la bellezza che hai cercato e creato. 


E Sofia lo sa bene. Nella ginnastica ritmica non si tratta di rincorrere la perfezione ma di emozioni. Di trovare il proprio ritmo, la propria andatura, il proprio cuore. La parola ritmo deriva dal greco thumòs, cuore, l’organo che detta il ritmo alle nostre vite. Senza cuore non c’è ritmo. In un mondo che è il trionfo della volgarità, della banalità, della stupidità e dell’assenza di cuore, voglio dirti grazie. Grazie Sofia per la bellezza che hai creato e che hai regalato. Le farfalle italiane, così vi chiamano, voi ginnaste della nazionale italiana. Tu più che farfalla sei stata musa! 


Guendalina Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X ➡️ Ai nuovi lettori: se vi piace ciò che scrivo, è uscito «Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera» che ho scritto per farvi innamorare della letteratura cosi come me ne sono innamorata io. Potete leggerne un estratto gratuito qui: https://www.amazon.it/innamorarsi-Karenina-leggere-classici-lezioni/dp/8807174359


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