Si è spento l'industriale filantropo bolognese, una vita per la medicina, l'arte e la cultura
BOLOGNA. E' morto Marino Golinelli. L'illuminato imprenditore bolognese, classe 1920, avrebbe compiuto 102 anni nel prossimo ottobre. Golinelli, industriale e filantropo, aveva fondato la casa farmaceutica Alfa, oggi Alfasigma dopo aver acquisito Schiapparelli, Wassermann e Sigma-Tau. Brevettò farmaci come il Vaccino Salvioli (contro la tubercolosi), il Vessel e il Normix.
Figlio di agricoltori del Modenese, ultimo di cinque fratelli, si laureò in Medicina e creò il suo laboratorio nel 1948: tre stanze in via Galliera, a Bologna, oggi una multinazionale. "A sedici anni studiavo - aveva raccontato a Repubblica - ma senza nessun particolare entusiasmo. Poi mi capitò tra le mani un libro di Niels Bohr sulla struttura dell'atomo. Non compresi tutto. Ma una cosa mi fu chiara: la vita non era solo quella che affrontavo ogni giorno". E da lì iniziò un'avventura straordinaria.
Nel 1988 diede vita alla Fondazione Golinelli che si occupa di educazione, formazione e cultura con l'intento di aiutare la crescita professionale, la ricerca creativa e la capacità imprenditoriale dei giovani. "Promuovere la creatività" è sempre stato il suo obiettivo.
Come sede della fondazione e delle sue attività, nel 2015, inaugurò l'Opificio Golinelli, una cittadella di 9.000 metri quadrati creata per fornire ai giovani dai 18 mesi ai 35 anni strumenti per la conoscenza e la cultura. Nel 2017 quello spazio all'avanguardia si è arricchito del Centro Arti e Scienze: un parallelepipedo luminoso di 700 metri quadrati, progettato da Mario Cucinella.
Golinelli lascia la moglie Paola Pavirani e due figli, Stefano e Andrea. Insignito di due altre lauree honoris causa, grande appassionato di arte (si dice fosse uno dei maggiori collezionisti europei), Golinelli è stato fino all'ultimo una figura molto presente, partecipe, appassionata e benvoluta nella vita culturale bolognese. Stile, garbo e ironia la sua cifra: "Ho fatto progetti fino al 2065..." amava scherza
Lepore: "Ciao, uomo del futuro"
Kissinger71
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