POLICLINICO TOR VERGATA, PRESIDIO PERMANENTE CONTRO 70 LICENZIAMENTI
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Quinto giorno di sit in, davanti all’ingresso del Policlinico Tor Vergata (Ptv), per gli ausiliari che, dal 1 ottobre, rischiano di rimanere a casa. Le scelte del nuovo direttore generale del Policlinico Tor Vergata, dottoressa Tiziana Frittelli, motivate dalla politica dei tagli nella sanità, porterebbero infatti l’azienda ospedaliera a rinunciare a circa 70 addetti al supporto sanitario (ausiliari e Oss) che verrebbero, quindi, licenziati.
Un provvedimento dettato, in parte, dalle direttive arrivate dalla Regione Lazio che costringono il Ptv ad un taglio del 15%. I lavoratori, con il sostegno di altre categorie professionali, contestano il fatto che i tagli, come sempre, ricadano sulla testa di personale da anni impegnato con dedizione e serietà, e stipendi non certo faraonici, presso il nosocomio per conto della ditta appaltatrice, oggi a quanto pare costretta a lasciare il posto ad una nuova Ati (Nuova Sair, Manutencoop e Coopservice) che si sarebbe aggiudicata l’appalto.
Per difendere il proprio diritto al lavoro, mentre la politica fa mero esercizio dialettico su Articolo 18 e altre tutele che esistono ormai soltanto sulla carta, da lunedì 22 settembre i lavoratori hanno deciso di formare un presidio permanente all’ingresso del policlinico che, 24 ore su 24, li vede protestare contro la politica indiscriminata dei tagli, per dire un secco no ai licenziamenti che – pur se imminenti – non sono stati ancora comunicati a nessuno dei 330 operatori a rischio. Già in passato, il personale di supporto sanitario ha già messo in atto diverse azioni per reclamare una stabilizzazione più volte promessa ma mai portata a compimento.
I lavoratori si dicono determinati nella loro protesta e chiedono con forza un incontro al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, affinché possa essere la politica a fare da tramite per ottenere un dialogo con l’attuale direzione del Policlinico che resta, invece, chiusa ad ogni tipo di confronto.
Nell’esprimere il proprio sostegno all’iniziativa degli ausiliari, la Uil Rua Tor Vergata afferma: “vogliamo che le risorse economiche vengano reperite in altri settori: tagli ai primariati senza posti letto (o con numero esiguo), taglia ad inutili consulenze, minori sprechi nell’utilizzo dei beni, sanitari e non. Se la direzione vorrà andare avanti senza ascoltare le richieste sindacali, chiederemo la mobilitazione e la solidarietà di tutto il personale del Policlinico e dell’Università, senza differenziazione tra lavori dipendenti ed esternalizzati”.
Un provvedimento dettato, in parte, dalle direttive arrivate dalla Regione Lazio che costringono il Ptv ad un taglio del 15%. I lavoratori, con il sostegno di altre categorie professionali, contestano il fatto che i tagli, come sempre, ricadano sulla testa di personale da anni impegnato con dedizione e serietà, e stipendi non certo faraonici, presso il nosocomio per conto della ditta appaltatrice, oggi a quanto pare costretta a lasciare il posto ad una nuova Ati (Nuova Sair, Manutencoop e Coopservice) che si sarebbe aggiudicata l’appalto.
Per difendere il proprio diritto al lavoro, mentre la politica fa mero esercizio dialettico su Articolo 18 e altre tutele che esistono ormai soltanto sulla carta, da lunedì 22 settembre i lavoratori hanno deciso di formare un presidio permanente all’ingresso del policlinico che, 24 ore su 24, li vede protestare contro la politica indiscriminata dei tagli, per dire un secco no ai licenziamenti che – pur se imminenti – non sono stati ancora comunicati a nessuno dei 330 operatori a rischio. Già in passato, il personale di supporto sanitario ha già messo in atto diverse azioni per reclamare una stabilizzazione più volte promessa ma mai portata a compimento.
I lavoratori si dicono determinati nella loro protesta e chiedono con forza un incontro al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, affinché possa essere la politica a fare da tramite per ottenere un dialogo con l’attuale direzione del Policlinico che resta, invece, chiusa ad ogni tipo di confronto.
Nell’esprimere il proprio sostegno all’iniziativa degli ausiliari, la Uil Rua Tor Vergata afferma: “vogliamo che le risorse economiche vengano reperite in altri settori: tagli ai primariati senza posti letto (o con numero esiguo), taglia ad inutili consulenze, minori sprechi nell’utilizzo dei beni, sanitari e non. Se la direzione vorrà andare avanti senza ascoltare le richieste sindacali, chiederemo la mobilitazione e la solidarietà di tutto il personale del Policlinico e dell’Università, senza differenziazione tra lavori dipendenti ed esternalizzati”.
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